“Storia di Uliviero” di Milagros Branca (Baldini+Castoldi editore) è un libro davvero curioso, ma estremamente godibile. Quattrocento pagine che volano via in un batter d’occhio, in un continuo gioco di specchi fra l’Italia e Stati Uniti, nei decenni che corrono dal 1927 alla vigilia degli anni sessanta. L’inizio è quasi da romanzo ottocentesco, con un bimbo figlio illegittimo dell’amore fra un nobile e una contadina, ma si allarga dagli uliveti in Sicilia alle piantagioni di arance della California, passando attraverso le grandi gallerie d’arte diVenezia e New York, la Cinecittà delle grandi produzioni internazionali, la Venezia di Peggy Guggenheim. Accanto ai protagonisti, il nobile e la bella contadina, il loro figlio e un imprenditore italoamericano scorrono personaggi del cinema e dell’arte, da Peter Ustinov a Marilyn Monroe, da Alida Valli a Giorgio De Chirico in un grande affresco culturale e sociale.
L’univo dubbio che mi rimaneva era come fosse possibile che un bambino finisse, non visto, all’interno di un ulivo. Poi ho ritrovato ( a dire il vero non io, la ha ritrovata Tiziana) questa foto delle vacanze dell’ anno scorso, in Puglia: un ulivo tanto grande che nel suo tronco potevamo nasconderci In tre, tutte e tre le amiche in quei giorni spensierati e felici, ignare dell’estate che sarebbe arrivata un anno dopo. Adesso non vedo l’ora di Intervistare la autrice, Milagros Branca, per Diva e donna: poi vi racconterò come è nato questo splendido libro.
Una grande storia che inizia con… un grande ulivo: Storia di uliviero
a cura di ELENA MORA