Che cosa c’è di meglio che avere una bella casa in un bel posto davanti al mare? Avere delle amiche che ne posseggono una, e ti ospitano e ti coccolano li. Ho questa fortuna, e me la sono goduta per cinque giorni tra focaccia e passeggiate, pansotti al sugo di noci e pedalate con vista, chiacchiere e verdure ripiene. Dove? In un posto davvero fantastico. Vicino al borgo di Arenzano, piccola affascinante cittadina ligure a pochi minuti da Genova, c’è una pineta in cui galleggiano, davanti al mare, ville annegate nella vegetazione. Una passeggiata a piedi regala scorci di paesaggio magici, mentre le onde del mare ipnotizzano con il loro respiro infaticabile. Qui, ad Arenzano pineta, è nato, negli anni sessanta, il sogno di una architettura da villeggiatura con uno stile, una firma, oltre che una forma, creative e innovative. Grandi architetti come Marco Zanuso, Ignazio Gardella, Gio Ponti, Ludovico Magistretti, Luigi Caccia Dominioni partecipano a questo sogno disegnando case e ville discrete, all’interno di una zona residenziale che è stata la prima “gated community” Italiana: accessi controllati, luoghi di ritrovo in comune, percorsi esclusivi. Qui, disegnata da Marco Zanuso e fasciata dalla pietra locale, sorge la mia casa dei sogni: casa leto di priolo, una villa che lega il verde della erba al blu del cielo Aprendosi, con la terrazza , all’ azzurro del mare. La storia di questo insediamento è raccontata in un libro che ricostruisce questa utopia (in parte mancata) edito da Skira. Ma una gita qui e la sua lettura raccontano anche una parte di storia di Italia, di Milano, di una certa borghesia lombarda che, anche nel pensare una casa di vacanza Cercava di realizzare un ideale di convivenza, la realizzazione di qualcosa di bello, il rispetto dell’ambiente. Il tutto, negli anni del boom, delle idee, di un Paese che si apriva alla vita, e anche alla bella vita.
Un mare da sogno e il sogno di una casa in pineta
a cura di ELENA MORA