Amo moltissimo Alessandro Robecchi, e ho amato moltissimo la sua serie di Sellerio ambientata nel rutilante mondo della televisione. Questo suo nuovo romanzo, Le verità spezzate, però, cambia casa editrice, personaggi e registro narrativo (come dicono quelli che hanno studiato;-).
Al posto del rampante autore televisivo di successo, infatti, troviamo un regista settantenne per cui il successo è ormai un ricordo del passato. La trama intreccia un giallo di oggi – nella villa accanto a lui una anziana signora viene trovata cadavere – e un cold case del periodo fascista. L’assassinio di uno scrittore di gialli che affascina al tal punto il nostro regista da fargli decidere di tornare in attività.
Le due trame si incrociano, si affiancano, si intrecciano fino alla doppia soluzione finale che, ovviamente, non posso svelare. Mentre posso svelare che il tutto si svolge fra Milano, la città di oggi, il centro dinamico di affari più p meno puliti, e il lago di Como dove aveva trovato la morte lo scrittore Augusto De Angelis, giallista veramente esistito, pioniere del genere negli anni trenta, a poco a poco silenziato dal fascismo che non amava né assassini italici né cronaca nera.
La scrittura del Robecchi è sempre super godibile, la sua Milano e i suoi personaggi specie femminili mai scontati: questo Le verità spezzate è il regalo perfetto per amici e amiche, per gli appassionati di storia e di gialli, per chi ama Milano e le sua atmosfere tornate, da poco , nebbiose, perfette per la suspence di un giallo d’antan.
Alessandro Robecchi
Le verità spezzate
Rizzoli
Approfitto dell’occasione per ricordarvi gli altri suoi gialli della Sellerio, di cui trovate recensioni qui amoredinonna.it/la-bellissima-favola-metropolitana-di-alessandro-robecchi-pesci-piccoli/
, e la bella serie di Alice Basso, ambientata proprio in una rivista di gialli nella Torino degli anni del fascismo, che il romanzo di Robecchi a tratti ricorda un po’ : qui: