un documentario super interessante: Io sono celine dion
Nelle sere d’estate, in genere, c’è poco da vedere in tv ad esclusione di quel rito collettivo che sono le partite di calcio. Ma, fortunatamente, i canali con i programmi in streaming ci vengono in soccorso. Da quando sono stata costretta a letto per un po’ causa rottura della vertebra mi sono abbonata ad Apple tv, che ha serie davvero ben fatte e mi sono messa su I pad Amazon Prime. Un modo utilissimo di guardare qualcosa di bello anche quando si è in vacanza.
E davvero bellissimo, struggente e intenso, questo documentario appena uscito su Amazon Prime: Io sono Celine Dion. La grande artista racconta, senza filtri e senza pudori, la gravissima malattia che la ha colpita: una sindrome rarissima per cui, a sorpresa, viene assalita da crampi fortissimi che la bloccano completamente, la soffocano, la rendono una bambola di pezza rigida e sofferente.
La musica, lei spiega, era la sua vita; il rapporto con il pubblico il suo ossigeno. Gli attacchi, però, la sorprendono in qualunque momento rendendola, di fatto, una invalida.Lei, che splendeva, cantava e danzava in ogni suo show.
La vediamo muoversi nella sua lussuosa villa a Las Vegas, dove piccola sculture di Rodin fanno da base per le sue collane; fra mobili francesi e distese di scarpe firmate. La rivediamo nei filmati di archivio giovanissima, quasi irriconoscibile, al suo debutto; la seguiamo nei suoi trionfi sui palcoscenici internazionali.
E colpisce ancora di più vederla ora immobile, senza voce, vittima di un destino atroce.
Al momento il programma è ancora in inglese, ma con i sottotitoli può essere ugualmente gustato: il montaggio delle immagini è talmente bello e toccante che, davvero, mi verrebbe voglia di rivederlo (e lo farò).