Si può amare una autrice non solo per i libri che ha scritto ma anche per i libri che ha letto?
Sì, e l’ultimo libro di Bianca Pitzorno lo dimostra. “Donna con libro – autoritratto delle mie letture” (Salani) è una lettura sulla lettura, un libro sui libri, un racconto sui racconti. Un gioco di scatole cinesi, di matrioske russe, in cui ogni libro rimanda a un altro: da quelli – pochi – di cui una Bianca isolata, la parola non è scelta a caso, in una Sardegna del dopoguerra divora tutti i volumi che ha a disposizione; aiutata da una memoria incredibile (di cui sono molto, molto invidiosa) legge e legge e impara e mette al sicuro personaggi e storie che, in parte, ha ripreso e modificato nei libri che poi ha scritto. Libri che io e mia figlia abbiamo molto amato, e che non vedo l’ora di far leggere alla mia nipotina Anna assetata di storie. Bianca usa, per parlare di libri, le parole dell’amore: colpo di fulmine, passione, amato e adorato: perché, ammette alla presentazione del suo ultimo volume, “se dovessi scegliere fra scrivere e leggere sceglierei leggere”. La Pitzorno parla anche dei libri che non le sono piaciuti (e sono stata felice di riconoscerne un paio che, malgrado l’entusiasmo totale globale, non sono piaciuti nemmeno a me;-). Ma in mezzo a titoli e protagonisti si nascondono abilmente tanti divertenti episodi della sua vita, raccontati con garbo e sottile divertimento. Come quando, ragazzina, si è improvvisata traduttrice dal tedesco per far sì che le amiche si tenessero in contatto con un gruppo di biondissimi e affascinanti ragazzi tedeschi arrivati in vacanza nella sua isola. Con conseguenze tanto inattese quanto esilaranti… ma che vi lascio il piacere di scoprire.
Donna con libro è un libro, appunto, da centellinare sotto l’ombrellone, da tenere alla portata di mano sulla scrivania – per noi umani che non abbiamo la super memoria di Bianca – per ricordare e ritrovare, come vecchi amici persi di vista, storie e personaggi. E correre poi subito dopo a leggere i suoi “il sogno della macchina da cucire” e “Sortilegi”.