Arriva finalmente in onda su Netflix la attesissima (dai fans) quinta serie di The Crown. Contro la fiction si sono schierati, nell’ordine:
re Carlo III
perché il povero ex principe Paperino era appena riuscito a fare quasi dimenticare tutta la vicenda Diana, con tradimenti e intercettazioni e scenate e pianti, e capricci e sfuriate… ed ecco che tutto torna in onda, e la sua vita diventa di nuovo una soap opera a puntate.
William, principe di Galles
perché la famiglia reale si era tanto battuta per dichiarare (come è successo) che la povera Diana fosse stata in qualche modo intortata per farle accettare la intervista con la BBC che, di fatto, ha segnato la fine di ogni rapporto con la famiglia reale e la rottura completa con la regina, e la serie la ripropone fin un montaggio creativo, spingendo molto (anche nello spot).
l’ex primo ministro inglese John Major
che la definisce una carrettata di nonsenso, una fiction maliziosa e dannosa per aver ipotizzato nei suoi colloqui con Carlo l’eventualità di un accordo per una abdicazione ella regina. Ovviamente nega tutto. PS: è interpretato nella serie da Jonny Lee Miller, lo Sherlock Holmes di Elementary.
L’ex primo ministro inglese Tony Blair,
coinvolto perché Carlo lo avrebbe voluto come alleato nella sua strenua lotta per sposare Camilla; ha definito la serie pura spazzatura.
Camilla, come al solito, tace.
Noi, come una sola donna davanti alla tv…