tisane calde o fredde in questa estate da polenta e melone…

Ieri mi sono preparata la mia tisana preferita, bella gelata, con un limone intero – rigorosamente non trattato e italiano – tagliato sottile sottile e lasciato a macerare qualche ora insieme a qualche cucchiaino della Ricola. Oggi, per come va il tempo, me la potrei preparare bella calda, ma proprio bollente. Questa strana estate da polenta e melone, che alterna giornate torride, persino qui al lago, a giorni belli freddi come oggi, con 16 gradi e cielo nuvoloso. Lo so, lo so, abbiamo avuto una splendida primavera mentre eravamo qui prigionieri a causa del virus, quindi non dovremmo lamentarci per niente. Però fa freddo, nei giorni in cui io mi aspetterei di avere caldo, anzi caldissimo. In più, le giornate nuvolose sembrano più lunghe si quelle con il sole, e portano a riflettere di più, e in maniera più cupa. Come sarà il nostro futuro? Mascherine, prova della febbre e disinfettante sempre e dovunque? Poi non so a voi, ma a me questi che si avvicinano con questi termometri-pistola alla fronte sembrano sempre un po’ minacciosi – e, come al solito, ho paura di avere la febbre davvero, anche se me la hanno provata a due metri di distanza. Sto leggendo il libro della Gismondo – la virologa del Sacco di Milano, e ve ne parlerò presto, per cercare di capire di più di quanto sta succedendo. Ma una cosa ho capito: che, certo, non sappiamo che cosa sarà di noi: ma non lo sapevamo nemmeno prima, solo che, scusate il gioco di parole, non sapevamo di saperlo. Nessuno poteva garantire che non sarebbe arrivato un virus sconosciuto – come di fatto è arrivato. Forse, anzi per certo, abbiamo sfruttato troppo la terra su cui viviamo, e la natura si è in qualche modo vendicata. Ma è anche vero che milioni di mascherine e guanti di plastica non miglioreranno la situazione, se non quella economica di qualche produttore. Vabbè consoliamoci pensando che se il problema è il 2020 ne abbiamo scavallato la metà. Pronte a sperare bene per il 2021?