E’ un po’ che non parliamo di ricette, vero? Oggi ho comprato una splendida verza. Ne tengo sempre in casa, in questa stagione, perché oltre che essere buonissima è piena di vitamine e insomma cose che fanno bene. La fine perfetta, per la verza, da noi, è nel tapulone, la ricetta tipica del paese dove sono nata, Borgomanero. Ma che divideva in due la famiglia: metà preparava la carne di asino tritata cotta a lungo nel vino poi aggiungeva la verza perché lo rendeva più digeribile e, con questa verdura e l’immancabile polenta, un piatto completo. L’altra metà riteneva che fosse da taccagni allungare la carne con la verza – vi ricordo che di un pranzo di nozze veramente lussuoso si diceva “Carne per pane!” . Io ho risolto, salomonicamente: il tapulone, che è di lunghissima preparazione, lo cucina mio fratello Alberto che è bravissimo, io faccio saltare in olio e aglio la verza tagliata il più sottile possibile e la servo in tavola accanto alla carne. Così chi vuole la aggiunge, chi non vuole no. Ma il tapulone non è ricetta da nonna impegnata: quella che vi voglio dare oggi è quella degli spaghetti alle verze, buonissimi, veloci e di stagione, con anche un trucchetto del super ristorante Pinocchio sempre di Borgomanero. Quindi:
SPAGHETTI CON LA VERZA E LE ACCIUGHE
ingredienti per 6 persone
500 grammi di spaghetti grossi (a me con questa ricetta piacciono quelli quadrati)
mezza verza
due spicchi di aglio
un vasetto piccolo di acciughe sott’olio (ma in caso di bisogno e urgenza si può usare anche la pasta di acciughe: il risultato non è proprio lo stesso, ma…)
due cucchiai di olio extravergine di oliva.
se piace, e se non ci sono bambini, peperoncino a piacere: Anna e Andrea dicono che “fa male ai denti”…
ESECUZIONE
come spesso le cose buone, è semplicissima: mentre cuociono gli spaghetti si fa rosolare in olio e aglio la verza tritata il più sottile possibile. Quando è bella appassita si aggiunge un cucchiaio di olio per raffreddarla un po’ e si mescolano le acciughe; si condisce con questo la pasta.
Il trucchetto dell’olio freddo mi è stato insegnato al Pinocchio: perché mi hanno spiegato che le acciughe, se prendono troppo il caldo, diventano amare.
Buon appetito e, come dicono i bambini, piatto pulito!