quando la realtà supera la fantasia… The Jackall e il killer di new york

Ci sono davvero dei casi in cui la realtà supera la fantasia: stavo seguendo su Sky la serie The Jackall, in cui seguiamo un killer che crea le sue armi con una stampante 3D; e la polizia di New York ha scoperto ora che Luigi Mangione, il ragazzo che ha ucciso il manager della società di assicurazione in piena Manhattan, ha proprio realizzato in quel modo la pistola di cui si è servito così come il silenziatore che, a un certo punto, si era inceppato, come nei migliori thriller.

Una storia incredibile quella di Mangione, nome italiano ma ricca famiglia di Baltimora, buone scuole, ottime frequentazioni; due lauree in ingegneria in università prestigiose, specializzazione in informatica e matematica, 300 libri letti di cui si vanta online, post su Instagram in cui lo si vede palestrato, sorridente, elegante; si impegna nel volontariato da ragazzo e quando si traferisce alle Hawaii, da dove lavora da remoto, fonda un club del libro.

 

Dopo un incidente in una lezione di surf soffre di devastanti mal di schiena per cui deve ricorrere alla chirurgia; se ne lamenta online e con gli amici i ma poi, dalla scorsa estate, scompare del tutto dai media, creando grande ansia negli amici che cercano invano di contattarlo. Ricompare, infine, nel Mc Donald in cui è stato fermato e incriminato per omicidio. Ora la sua vita e i suoi messaggi vengono passati al setaccio per capire come l’erede di una famiglia di costruttori più che benestanti, apparentemente un ragazzo con una vita splendida davanti, arrivi a diventare uno spietato assassino. Proprio come il killer di The day of the Jackall.