Inizia la quarta settimana di reclusione. Io, come ormai sapete, sono al lago dove eravamo arrivati per il fine settimana: portando un cambio di biancheria, la bustina del trucco, un fuseaux e un pile di ricambio e (grazie,signore!) il computer. Che di solito non porto mai. Ma poiché una amica mi aveva detto “Vedrai che per questo virus chiuderanno Milano” e io l’avevo rintuzzata dicendo che non era possibile, che come mai avrebbero potuto fare a chiudere la città, che avrebbero dovuto chiamare l’esercito… Però, però, mi era rimasto come un retropensiero di preoccupazione, così ho infilato il computer in una borsa, i fili di ricarica di tablet, telefono e smartwatch, così, per sicurezza. Senza crederci davvero. Poi hanno chiuso la Lombardia e, sotto choc, ho chiesto a mia figlia con i nipotini di raggiungerci qui: meglio stare insieme, ho pensato, per le due settimane di clausura previste. I ragazzi avrebbero potuto lavorare in smart working tranquilli mentre noi tenevamo i bambini,i gemelli avrebbero potuto godere il giardino e non essere rinchiusi in un appartamento. Mossa che si è rivelata vincente, dato che ancora non si sa quando ne usciremo (e come). Quindi ho più di un motivo per essere felice:
1) siamo insieme
2)stiamo bene
3) abbiamo il riscaldamento che funziona (già, a un certo punto si era rotto, così abbiamo un bel buco nel pavimento, ma lo hanno fatto funzionare di nuovo)
4) abbiamo il cibo: molti produttori a km zero in zona consegnano a casa latte, formaggi, salumi, carne; per pane e verdura c’è il negozio in paese.
5) abbiamo un giardino grande dove correre, raccogliere fiori e insalata.
6) sono molto disordinata, per cui trovo qua e là veri e propri tesori: una scheggia di shampoo solido, un avanzo di crema solare (mi scotto molto facilmente) un tubo di crema per le mani (anche le vostre sono secche a grattugia?
7) mia figlia è riuscita a ordinarmi uno spazzolino elettrico, quindi tengo sotto controllo la placca e gli ascessi …
Da qui in poi, se volete, potete smettere di leggere. Sto per piagnucolare.
1) Da tre settimane sto vedendo i miei capelli diventare una pantegana informe (e non giova al mio umore)
2) il mento sta moltiplicandosi a vista d’occhio: esiste la parola menti, il plurale di mento a Braccobaldo?
3)HO SOLO DUE MAGLIETTE, DUE PILE E DUE FUSEAUX e pure quelli brutti! Lavo uno, metto l’altro lavo l’altro, metto l’uno.
4)HO SOLO UN PAIO DI PANTOFOLE CHE STANNO PER DIVENTARE UNA MINACCIA BIOLOGICA TANTO PUZZANO! Anche perché, ovviamente, non c’è nessuna necessità di infilare le scarpe per rimanere in casa tutto il giorno…
5) i pavimenti non si lavano da soli. La notizia non è da breaking news, ovviamente, ma la scoperta che dovrebbero essere lavati e disinfettati almeno due volte al giorno non finisce di stupirmi. spiacevolmente.
6) la fatica di Sisifo doveva essere uno scherzo da niente rispetto al fatto di mettere in ordine i giochi di due gemelli giorno dopo giorno ora dopo ora
7) le news, quelle vere, non fanno altro che mandare messaggi terrificanti e antigeni: vorrei avvisare che non è necessario metterci paura, abbiamo già paura! un sacco, davvero…
Ok, smetto di piagnucolare: siamo insieme, stiamo bene, ed è tutto quello che conta. E di fronte alla foto di questi nonni e di questi bimbi con le mani unite attraverso un vetro, mi sento la donna più felice del mondo ad avere qui i miei nipotini. Un abbraccio a tutte!
posso piagnucolare?
a cura di ELENA MORA