Tutte le volte che mi capitava di avere un ritardo sui treni ad alta velocità, non riuscivo mai, con grande rabbia, ad avere il rimborso di una parte causa ritardo. C’erano sempre quelle regole di due giorni prima o due giorni dopo, quelle che io chiamo “basta che ripresenti su un piede solo, con due lenti a contatto di colore diverso negli occhi, vestita da clown, ed è fatta”. Insomma, una serie di regole non semplici da ottemperare e la necessità di presentarsi in stazione (non sono mai riuscita a risolvere sul sito). Bene, l’altro ieri sono andata a Bologna – fra l’altro per une bellissima mostra NOI non siamo solo canzonette – e il treno Italo che mi ha riportata a Milano ha avuto un’ora di ritardo. Arrabbiata ma ormai rassegnata a non avere soddisfazione. Oggi la bella sorpresa: un messaggino sul cellulare mi avvisa che ho a disposizione un buono del 25% del prezzo del biglietto da usare nei prossimi 365 giorni. La felicità è fatta di piccole cose…