Menu di Pasqua? Facile come bere un bicchiere d’acqua!

A Pasqua saremo, come da tradizione, in dodici. E, come da tradizione, ci saranno le uova ripiene, il vitello tonnato (non c’è festa in Piemonte senza quello), una versione davvero facile della Nicoise e la colorata paella; poi, colomba e uovo per tutti. Che ve ne pare? In realtà il bello è che sono tutte cose che si possono preparare, del tutto o in gran parte, in anticipo.

La maionese con il tonno può essere distesa sul vitello tonnato il giorno prima; basta farne una quantità considerevoli in modo che, con quella che resta dopo aver preparato il vitello tonnato si può finire il ripieno per le uova, solo aggiungendo gran parte dei tuorli. Le uova vanno lessate il giorno prima, tagliate a metà e conservate in frigo: la mattina di Pasqua, quindi, basta riempirle con la salsa a cui si sono aggiunti i tuorli e decorarle con i rossi rimasti, a mo’ di mimosa. Anche la insalata di verdure julienne, condita con maionese, tonno, capperi e acciughe si può preparare il sabato. E sempre il giorno prima si possono cuocere peperoni, salsiccia, pollo per la paella, in modo che, mentre si servono gli antipasti, si può finire il riso solo aggiungendo gli ingredienti dopo averli scaldati nel brodo di verdure. Da ultimo minuto, ahimè sono i gamberetti, che però possono avere due funzioni: una parte serviti con della maionese aromatizzata all’arancia con gli antipasti, l’altra appoggiati sopra la  paella come decorazione. Tutto molto (vabbè, abbastanza) semplice. Qui le ricette (quella della paella la trovate in fondo):

VITELLO (anzi maiale) TONNATO

Un mio amico cuoco diceva che se tutti quelli che avevano travestito del maiale in vitello con la salsa tonnata fossero andati all’inferno, in mezzo al fuoco non ci sarebbe stato nemmeno più posto in piedi… Io sono davvero convinta che non  serva il costoso magatello di vitello (che resta sempre anche un po’ asciutto) per un buon vitello tonnato. Inorridiranno come sempre i cuochi puristi, ma una bella lonza di maiale cucinata arrosto e tagliata sottile, meglio con una affettatrice, annegata nella salsina è buonissima. Anzi, può servire a due scopi: perché se voi la cucinate come un arrosto, rosolata in olio e finita di cuocere con vino bianco e tanto succo di limone, ne potete usare la metà per il vitello tonnato, e sarà una carnina bella gustosa; l’altra metà, sempre tagliata il più sottile possibile, può essere messa in tavola il lunedi di Pasqua con il sughetto ottenuto sgrassanto il fondo di cottura con succo di limone , asciugandolo solo un po’ e finendolo con la buccia di limone tagliata a julienne. Vi garantisco che è buonissimo, da leccarsi i baffi!

LA INSALATINA ALLA FRANCESE

Il mio computer si rifiuta di scrivere la c di nicoise, quella con il segnetto sotto, quindi la chiamerò insalatina francese: super facile da fare, come il resto. Confesso: prendo uno di quei vasetti di verdure julienne che ci sono in tutti i supermercati; basta scolarle, asciugarle bene e mescolarle con un po’ di sedano e di peperone fresco tagliati sottilissimi; si condisce poi con tonno a pezzetti, capperi, mayonese e si decora con aggiughe (quella nella foto sopra era stata decorata da mia nipote Anna, la creativa di famiglia). In genere si aggiungono anche uova sode a spicchi, ma se ci sono nel menu le uova ripiene a me sembra troppo.

SALSINE FURBE

Se poi volete stupire con qualche salsina aggiuntiva, ecco qua le mie ricette:
mayo agli agrumi
Maionese (pronta, ma di buona qualità) 250 grammi
il succo di mezza arancia
la buccia di una arancia e di un limone non trattati
Spremete la mezza arancia e tagliate sottilissima a striscioline la buccia di limone e arancia (c’è anche un aggeggio apposito, tipo pelapatate che prepara queste zeste) e mescolate alla maionese. Decorate con una fetta di arancia appoggiata sulla ciotolina di servizio.
majonese in agrodolce
aggiungete a 250 grammi di maionese un cucchiaino di senape in grani (o quella che avete in casa) e un cucchiaino di miele; mescolate bene e servite in una ciotola elegante
Aggiungete una bella ciotola di salsa tonnata e servite con del pinzimonio di verdure. Figurone assicurato!

GAMBERONI DA ANTIPASTO

Io di solito prendo quelli surgelati, spesso in offerta in occasione delle feste: li salto in padella con poco olio, in modo da far rilasciare la loro acqua,  li cuocio proprio per due minuti con mezzo bicchiere di vino bianco e un pizzico di curry; poi li servo tiepidi o feddi con la salsina all’arancia di cui sopra.

 

 

la paella: ed è subito festa!