C’è una storia che vi voglio raccontare. Una storia a cui quasi quasi non credevo nemmeno io… poi, un belgiorno, Paolo Bonolis in Tv ne ha raccontata una molto simile. E ho trovato il coraggio di raccontarvi la sua e la mia.
Ma partiamo da me, anzi, dal mio giardino. Un giorno i nostri vicini tedeschi, persone dolcissime e molto carine, ci dicono, en passant, che vogliono tagliare un albero di mele: sono quelle verdi, le granny Smith, dal sapore un po’ acido, che a loro non piacciono. Il compagno della mia vita è un giardiniere appassionato, in più quelle mele gli piacciono, quindi fa loro una proposta: spostiamola, la pianta, e la interro nel mio giardino. Detto, fatto. La pianta, per quanto piccolina, da quel giorno e per tante stagioni, produce cassette e cassette di fragranti mele verdissime.
🍏Noi scherziamo dicendo che è il suo modo di mostrare riconoscenza a chi, in fin dei conti, le ha salvato la vita. In una triste primavera i nostri amici tedeschi muoiono, prima lui poi lei, in rapida successione: si amavano moltissimo, e lei diceva che una lacrima continuava a scendere nel suo cuore da quando lui era mancato. La nostra pianta di mele verdi fiorisce come sempre ma, al momento di dare frutti, per la prima e unica volta, non c’è una mela sui suoi rami. Come se partecipasse al dolore dei suoi ex proprietari. La cosa finisce lì, la racconto a qualche amico negli anni, mentre la nostra piantina di mele continua a produrre e produrre. Una bizzarria della natura, ma mi piace pensare a una specie di sentimento, di partecipazione al lutto.
Poi sento una intervista di Paolo Bonolis in tv. Racconta che suo padre, malato mentre loro aspettavano la prima figlia, gli raccomanda di portare alla moglie, da parte sua, un mazzo di rose bianche al momento della nascita della bimba. Il padre muore, la bambina nasce ma ci sono dei problemi, piuttosto gravi, e nessuno si ricorda delle rose.
🌹Arriva maggio, racconta il conduttore tv, e il grande cespuglio di rose rosa sul loro balcone fiorisce. Una splendida, profumata fioritura di rose bianche. Corolle candide come mandate da quel nonno che non aveva potuto incontrare la sua nipotina, e portare un omaggio alla sua mamma. Certo Paolo Bonolis non è una persone che crede a fantasmi o misteri, ma racconta che né prima né dopo la pianta di rose si è colorata di bianco. E che un giardiniere, a cui lui aveva chiesto la ragione scientifica di quell’unico mutamento di colore, gli aveva confessato di non averne: che non si poteva spiegare.
🍏Come le nostre mele verdi… e l’addio triste della pianta a Marianna e Alex.