Chi non vorrebbe un libro in regalo? In più, un libro davvero interessate e appassionante, tanto che me lo sono bevuto tutto d’un fiato? Oggi in omaggio con il Corriere “Marie Curie” di Stefania Podda. Che dire? Bellissimo. Ho scoperto molte cose nuove della vita di questa scienziata, donna di grandi passioni e grandi ambizioni – difetti per un essere di sesso femminile sia nell’Ottocento che oggi – nuove anche per una appassionata di biografie come me. Maria, la piccola di casa Sklodowska, nella Polonia smembrata e controllata dalla Russia di metà Ottocento, impara a leggere a quattro anni: e certo deve avere qualcosa di straordinario per diventare la prima donna a vincere, con il marito, un Nobel; la prima a vincerne due; la prima a insegnare alla Sorbona, la prima ad essere seppellita al Pantheon di Parigi (con la bara chiusa in una scatola di piombo per paura delle radiazioni che il suo corpo poteva ancora contenere). Ma anche la prima ad essere oggetto di un attacco violentissimo da parte dei giornali quando, vedova, si innamora ricambiata di un uomo sposato; e i pettegolezzi mettono addirittura a rischio la sua partecipazione alla consegna del suo secondo Nobel – a cui, ovviamente, non rinuncerà. E mentre un film celebra la sua vita, rimane la sua celebre battuta: alla domanda “signora Curie come è vivere accanto a un genio?” lei risponde “Chiedetelo a mio marito”.Il grande amore della sua vita è Pierre, compagno di ricerche e di passioni; il primo era stato il figlio della casa di ricchi polacchi in cui lei lavorava come istitutrice: ma la famiglia di oppone e lui non riesce a imporsi. Modello che in qualche modo si riproporrà per il suo ultimo amore, un allievo del marito, sposato, spostassimo, incapace di reggere allo scandalo e di dedicarsi del tutto a lei. Curiosa anche la storia delle figlie: la più grande, Irene, anche lei scienziata e sua assistente, anche lei vincerà un premio Nobel per le sue ricerche, anche lei morirà giovane, a 58 anni, a causa della esposizione alle radiazioni. La piccola, Eve, scrittrice e pianista, morirà a 102 anni, dopo aver ritirato anche lei un premio Nobel per la pace insignito all’Unicef, insieme con il marito, l’ambasciatore americano in Grecia Henry Labouisse.
E tornando al libro di Stefania Podda, mi colpisce sempre di più la capacità delle donne di raccontare la storia, anche attraverso una vita, una famiglia: ma di questo vi parlerò nei prossimi giorni. Intanto correte in edicola, c’è un libro in regalo!