Francesca Battistella è una amica da decenni, ritrovata grazie a Facebook dopo che il mio telefono aveva azzerato tutti i numeri (e, ovviamente, l’i pad dove li avevo salvati, negli stessi giorni, mi ha abbandonato…). Così ho ritrovato anche il suo ultimo libro, “La verità dell’acqua”, un giallo intrigante e divertente, acuto e veloce, che si svolge tutto sul “nostro” lago, il lago di Orta. Lei, che ormai vive a Lugano, qui ha una bella casa con vista: e la storia del suo romanzo, pubblicato da Scrittura e scritture, è ambientata proprio fra Gozzano, Pella, Orta, Omegna e Borgomanero. Ed è super affascinante poter seguire la storia, che è davvero coinvolgente, su uno scenario conosciuto: tra ville e la fabbrica, la Bemberg, una volta benedizione della zona perché portava lavoro e di conseguenza soldi, poi maledizione perché le sostanze chimiche usate per lavorare i preziosi filati avevano inquinato gravemente il lago e creato problemi di salute. Della fabbrica rimane la grande costruzione, ormai abbandonata, e proprio da una villa abbandonata da decenni inizia la storia che alterna l’oggi – l’altro ieri, in realtà, il 2017, a tre decenni prima, quando inizia una torbida relazione fra una ragazza giovane e bellissima, il cognato e un ricco industriale della zona. La ricerca della soluzione del giallo della sua sparizione, affidata all’immobiliarista che si occupa della vendita e della ristrutturazione della villa, porta a scoprire non solo il colpevole ma anche che la verità, come l’acqua, non ha mai la stessa forma. Si legge d’un fiato e ha un valore aggiunto: chi è della zona ci si ritrova, scoprendo anche aneddoti interessanti e corrispondenze curiose di nomi e abitudini; chi non conosce la zona può subirne il fascino, misterioso e speciale, tanto da spingerlo – perché no – non appena questi colori ce lo permetteranno, a venire a visitare questi luoghi davvero magici.
l’azzurro del lago si tinge di giallo: “la verità dell’acqua”
a cura di ELENA MORA