E’ iniziata, con qualche ritardo, la stagione delle zucchine dell’orto. E risveglia ricordi e ricette all’infinito. L’idea di acquistare zucchine fuori stagione non ci avrebbe sfiorato mai, in casa, non tanto per via del detto “zucche e meloni hanno le loro stagioni”, ma perché delle zucchine, nella loro stagione, se ne mangiava fino ad averne a noia. Quando arrivano a maturazione, infatti, le zucchine lo fanno… tutte assieme: e vano era il tentativo di regalarne ad amici e parenti perché, in genere, anche loro ne avevano in abbondanza anche con un fazzoletto di terra, oppure, se ne erano privi qualcuno era arrivato prima di noi a proporgliene. L’entusiasmo per le prime, piccole e croccanti zucchine scemava con il progredire dell’estate e la loro presenza massiccia e costante in tavola nelle versioni più fantasiose e disparate: padellate o impanate, usate per condire la pasta o il riso bollito, fritte in pastella o presentate come vero e proprio secondo se ripiene di carne (in genere avanzi riciclati). Settimana dopo settimana la pacifica invasione delle zucchine, più o meno chiare a seconda della pianta, più o meno grandi a seconde dell’attenzione della curatrice dell’orto o delle piogge che le gonfiavano in una sola notte, finiva per disgustare anche il più appassionato al loro sapore. Con l’arrivo dei primi surgelatori i maldestri tentativi di conservarle congelandole vennero accolti con smodato entusiasmo: non tanto per la possibilità di gustarle più avanti, quanto di non vedersele più nel piatto… Ma chi conosce il sapore delle zucchine vere, passate direttamente dalla pianta alla padella, non può che restare amaramente (è il caso di dirlo) deluso da quei loro simili verde scuro, lunghi e mollicci, che si trovano oggi in commercio dodici mesi su dodici. La sola cosa che si avvicina, tra quelle vendute dal fruttivendolo o al supermercato, al gusto di quelle mitiche zucchine sono le microscopiche versioni vendute insieme al fiore: delle dimensioni di una gemma preziosa, di cui, ahimé hanno anche il prezzo.
CREMA DI ZUCCHINE
Ingredienti per persona: un mestolo di acqua (più uno per la pentola) una piccola patata (o una grossa ogni due persone) una zucchina media; mezzo dado da brodo; un cucchiaio di panna fresca e un ricciolo di burro.
Mettete sul fuoco l’acqua a cui aggiungete, quando bolle, il dado, le patate pelate e tagliate a pezzetti piccoli, le zucchine a pezzetti piuttosto grossi. Lasciate cuocere per 15 minuti, poi frullare con il frullatore a immersione (o passare nel passapatate). Fuori dal fuoco aggiungete la panna e il burro, mescolare bene e servire.
NOTA: ottima per utilizzare anche le zucchine grosse, quelle un po’ scappate di maturazione, si può agevolmente surgelare con ottimi risultati. Se non dite gli ingredienti piace anche a chi non ama le zucchine.
PASTA CON LE ZUCCHINE
Ingredienti per due persone: un piatto fondo pieno di pasta corta (farfalle, conchiglie, penne o mezze penne), una zucchina media; un cucchiaio di olio, uno spicchio di aglio, qualche fogliolina di menta, sale.
Portate l’acqua a ebollizione, salatela e buttate la pasta. Intanto tagliate a rondelle sottili sottili le zucchine e buttarle nell’olio ben caldo dove avrete fatto scaldare e levato l’aglio prima che diventi scuro e amaro, girandole a fuoco vivo per qualche minuto. Poi abbassare il fuoco. Tritate la menta; scolate la pasta scolata e buttatela nella pentola delle zucchine in modo che si insaporisca; fuori dal fuoco appena prima si servire, aggiunte la menta tritata o tagliata a striscioline con una forbice.
NOTA: con l’aggiunta di speck tagliato a striscioline (che si trova già pronto in vaschette) diventa un primo/piatto unico completo.
ZUCCHINE RIPIENE/1
Ingredienti per 4 persone: 3 zucchine medie; due pugni di carne trita risultante da avanzi, bollito o arrosto oppure carne trita saltata in padella con un po’ di olio in modo da asciugarla; due uova; due cucchiai ben colmi di pangrattato; facoltativa qualche fetta di Bologna ben tritata.
Scottare delle zucchine medie e ben sode per qualche minuto; farle raffreddare in modo da poterle maneggiare, tagliarle per il senso della lunghezza e scavare la parte interna, che terrete da parte. In una terrina mescolare l’interno delle zucchine con della carne tritata fine; un uovo e un cucchiaio di grana grattugiato per ogni pugno di carne trita; qualche fetta di Bologna tritata fine. Mescolare bene e riempire le zucchine, passandole poi in forno in una teglia unta di olio per una ventina di minuti.
ZUCCHINE RIPIENE /2
Scottare delle zucchine medie ben sode per qualche minuto; tagliarle a fette alte 4 centimetri e svuotarle della parte interna quasi fino in fondo, in modo da creare dei piccoli contenitori. Mescolare in una terrina l’interno delle zucchine con 2 cucchiai di ricotta e un cucchiaio di grana grattugiato per ogni zucchina e profumatelo con un trito di menta e basilico. Riempire i cilindretti di zucchina con il ripieno e passare in forno in una teglia unta di burro per una ventina di minuti.
FRITTATA CON LE ZUCCHINE E I FIORI
Ingredienti per persona: una zucchina piccola, un uovo (più uno “per la pentola”), un fiore di zucchina appena colto (meglio la mattina, e tenuto in vaso, con il gambo nell’acqua, come un fiore vero). Un cucchiaio di grana e uno di olio. Un paio di foglie di menta fresca.
Rosolare in poco olio le zucchine tagliate a fettine sottili sottili e farle raffreddare; Sbattere le uova e mescolare delicatamente le zucchine; aggiungere un pizzico di sale, il grana grattugiato, la menta tagliata con le forbici. Buttarle nella padella delle zucchine a cui avrete aggiunto ancora un po’ di olio; cuocere bene da una parte e girare con l’aiuto di un piatto o di un coperchio; appena girata, appoggiare le corolle dei fiori, aperte e lavate bene, sulla superficie della frittata, in modo da comporre di nuovo un grande fiore, e coprire fino a che si rapprende. Il gusto è squisito e l’aspetto divertente: basta appoggiare al momento di servire qualche foglia di basilico in messo al “fiore” di petali di zucchina. E’ ottima calda, ma buona e scenografica fredda per un aperitivo estivo.
