In questo affascinante romanzo, La prima regina (edizioni Nord) un po’ biografia un po’ feuilleton, Alessandra Selmi intreccia la storia vera di Margherita di Savoia con quella della sua cameriera, Nina.
Fra palazzi e sottoscala, la ricchezza e il fasto più esibiti e la miseria più nera, seguiamo una ragazzina che, per vie tortuose, arriva a corte, e la sovrana destinata invece a indossare la corona praticamente sin dal suo primo vagito e cresciuta ed educata per questo. Le due si conoscono giovani, le loro vite si incrociano ma, ovviamente, i contatti fra loro sono quotidiani senza essere intimi.
Lo sguardo della intelligente ragazza, poi donna, riesce però a capire quanto la vita di una regina, sempre esposta e disposta a sopportare tutto, compresi i tradimenti e quelli che oggi chiameremmo abusi psicologici di suo marito, Umberto I° non sia meno dura, malgrado le sfolgoranti apparenze, di quelle di una ragazza qualsiasi che, come spiega a Nina la sovrana, può anche decidere se un posto non le piace, di andarsene via; possibilità che a lei, malgrado tutto, è negata. Scopriamo gli amori e i dolori del re, disperatamente innamorato di un’altra, affezionato al figlio illegittimo proprio come lui rimproverava a suo padre; e come Margherita non riesca a conquistare se non il suo cuore almeno la sua attenzione.
Li seguiamo andare alla scoperta del loro regno, seguire con sgomento la faticosa crescita dell’unico figlio, Vittorio Emanuele, erede al trono, affetto da una forma di rachitismo che lo fece restare sotto il metro e 50, statura problematica per un sovrano in epoca di fotografie. Accompagniamo Margherita nelle sue passeggiate sul Monte Rosa, dove una capanna rifugio viene eretta in suo onore e dove, finalmente, il suo sguardo può spaziare e la sua anima riposarsi, lontano dagli impegni e dagli obblighi della corte.
Ma attorno alle due protagoniste si muovono anche altri personaggi di invenzione, un acuto giornalista, una cameriera dal triste destino, un figlio illegittimo del re che trama…
Insomma la Selmi, che ha al suo attivo lo strepitoso successo di Al di qua del fiume, costruisce un feuilleton al meglio del genere, di gradevolissima lettura anche se ben documentato, con colpi di scena e personaggi ben costruiti, creati attorno alla figura della prima sovrana del regno d’Italia, ricordata perlopiù… per la pizza a lei dedicata.
LA PRIMA REGINA
ALESSANDRA SELMI
EDIZIONI NORD
ALTRI CONSIGLI DI LETTURA QUI:
Le ventisette sveglie di Atena Ferraris, il nuovo romanzo di Alice Basso
Come chiedere l’aumento (e altre cosette da sapere su donne ed economia)