Solo quando ho avuto fra le mani il libro di Valeria Palumbo “La contessa di Castiglione” (Neri Pozza editore) mi sono ricordata del nostro incontro di qualche anno fa. Dieci per la precisione, a Santo Stefano Belbo, a 3 chilometri da Castiglione Tinella, nelle Langhe: in un meraviglioso albergo, il Relais San Maurizio, fra vigne pettinate dalle fate, era stata organizzato un incontro per ricordare la nobildonna, bella fra le belle, e presentare una mostra a lei dedicata.
Virginia Oldoini Verasis, contessa di Castiglione, appunto, è ricordata dalla storia come la donna che riuscì ad ammorbidire con il suo fascino e la sua sensualità nientemeno che Napoleone III, aiutando così Cavour nel consolidare l’Italia come nuova nazione.
Ma anche come una scaltra e formidabile spia: e quindi è super interessante il libro di Valeria Palumbo, che ha come sottotitolo La donna che osò amare se stessa, con cui l’autrice ci guida in una vera e propria indagine su questo personaggio così bizzarro e affascinante.
Bellissima, spregiudicata, giudicata da alcuni come poco più di una qualsiasi cortigiana, da altri come una abile spia: Valeria analizza data per data, dettaglio per dettaglio, non solo gli avvenimenti ma anche i resoconti e le leggende scritte nei decenni su di lei e sulla sua relazione con Napoleone III. Tante le notizie, poche le certezze: Valeria sfata anche alcune notizie, oggi si direbbero fake news, che secondo me la cara contessa avrebbe comunque molto apprezzato. Perché a volte è un peccato rovinare una bella storia con la realtà… Se avete voglia di divertirvi con la scaltra e bellissima contessa, qui accanto trovate il racconto che avevo scritto per quell’incontro di dieci anni fa; se vi fa venire voglia di saperne di più, correte ad acquistare il libro di Valeria Palumbo, che io mi affretto a impacchettare e mettere sotto l’albero per un regalo super apprezzato.
Perfetto per l’amica appassionata di storia o di fotografia, di cui la contessa è stata una vera e propria apripista; l’amica bellissima e romantica che si identificherà con Virginia; la femminista che ama ripercorrere la storia anche con una ottica di particolare attenzione al ruolo delle donne. Brava Valeria!
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