Di persona, Mina, la ho sfiorata una volta, di sfuggita, in corso Monforte a Milano: grandi occhiali neri, ma sagoma e profilo inconfondibili anche se era sparita già da un po’. Per tutti i vent’anni in cui ho lavorato a Sorrisi e canzoni Tv il primo numero dell’anno era dedicato alla copertina del suo disco: gesto scaramantico di un grande del giornalismo popolare italiano, Gigi Vesigna, ma anche scelta coraggiosa perché le grafiche delle sue copertine erano davvero pop, innovatrici, incredibili. Proprio come lei, la cremonese dalla voce d’angelo, superfemminista ante litteram, con quel figlio nato fuori dal matrimonio che la aveva fatta cacciare fuori dalla Rai… altri tempi, altre logiche. Lei, altissima e altera, aveva continuato a cantare, amare i suoi uomini, crescere i suoi figli, regalandoci al suo ritorno show indimenticabili per gusto ed eleganza, di cui rivediamo su techeté frammenti che riportano a una televisione diversa, senza soffritti e lacrime, chiacchiere infinite e noiosi talk show con ospiti che si spostano da uno studio televisivo all’altro. Grande Mina, in ogni senso: ha 80 anni, è una grande interprete e ha saputo vivere la sua vita a modo suo, attraverso i decenni. Buon compleanno!
