A corto di idee per cena o pranzo di Capodanno? Ecco una ricetta super interessante che ho copiato (ma ho il suo permesso per raccontarvela) dalla mia amica Maria di Borgomanero. E’ una versione gratinata del merluzzo, super gustosa e super pratica perché si può preparare il giorno prima e solo infornare al momento del pranzo o della cena; lei lo serve in piccole teglie monoporzione, con cui diventa anche un piatto elegantissimo.
Unico difetto di questa ricetta, anzi due: si sporcano un po’ di pentole nel prepararla e, secondo, non basta mai tanto è golosa…
Ma partiamo dagli ingredienti per 4 persone:
4 filetti di merluzzo dissalato e spinato (si trovano anche sottovuoto in qualsiasi supermercato)
4 patate piccole o due grosse
un bicchiere di panna fresca
una cipolla (rigorosamente bianca: io ne ho usato una rossa ed è venuto un colorino proprio sgradevole; il gratin deve essere candido, solo dorato)
grana grattuggiato
facoltative: mandorle a scaglie o tritate per la versione più festaiola
ESECUZIONE
Lessare le patate senza buccia e schiacciarle poi grossolanamente con una forchetta; si possono mettere direttamente nella teglia, unta con un po’ di olio. Stufare leggermente la cipolla senza farla dorare e appoggiarvi sopra il merluzzo, disfandolo un pochino. Metterlo nella teglia (o nelle cocotte individuali) mescolandolo con le patate e coprirlo di panna; cospargere i grana grattugiato e qualche pizzico di pangrattato. Non salare: basta il sapido del merluzzo, e infornare a 200 gradi per una decina di minuti o, quanto meno, fino a che la superficie è bella dorata e appetitosa. Per una versione più festaiola potete servirlo dopo aver sparso in superficie lamelle di mandorle tostate. Si può utilizzare come secondo, come cena delle viglia dopo un bel salmone con il pane tostato e il burro, oppure come antipasto se il pranzo o la cena sono di pesce. Provare per credere: lo farete sempre più spesso! E grazie a Maria che non solo me lo ha fatto scoprire ma mi ha anche dato il permesso di condividerlo!
PS: la foto non è mia, e non è proprio precisa, perché non faccio mai in tempo a fotografarlo…