Avevo letto, con grande interesse, il libro di Stefania Auci uscito qualche anno fa: già allora mi aveva dato l’idea di una vera e propria sceneggiatura, con tempi e personaggi da fiction tv.
Infatti, con tempi di realizzazione decisamente rapidi, è arrivata su Disney Plus la serie tratta dal romanzo.
La storia è straordinariamente interessante: quella di una famiglia calabrese arrivata a Palermo per cercare fortuna ai primi dell’Ottocento. Il capostipite Paolo Florio, insieme con il fratello Ignazio, apre un negozio si aromi, una putia, che ha da subito grande successo. I soldi però non portano il riconoscimento sociale sperato in una società chiusa e i Florio vengono bollati con ignominia come facchini dalla nobiltà del luogo. Dalle spezie allo zolfo, passando per la rivoluzione industriale importata dall’Inghilterra, l’erede Vincenzo accetta ogni sfida che il mercato e la epoca gli presentano; i personaggi sono credibili e lo spaccato sociale è decisamente interessante. Ma c’è anche un versante sentimentale, che vede prima la relazione fra i genitori – un padre violento, una madre determinata – poi quella fra Vincenzo e la bellissima milanese Giulia Portalupi, intelligente e acculturata.
Gli attori: Michele Riondino è Vincenzo Florio, il giovane imprenditore che inventa, di fatto, il tonno sott’olio; Miriam Leone la bella Giulia, spregiudicata (forse un po’ troppo per i tempi) ; un grande Eduardo Scarpetta è Ignazio Florio. Buona la recitazione, qualche problema con la pronuncia e il dialetto (io, a tratti, ho messo i sottotitoli…).