Ho incontrato Sara Papa nel Chianti, a Villa Emma, poche settimane prima che venissimo tutti chiusi nelle nostre case. Ed è stato un viaggio super interessante perché ho scoperto una realtà che non conoscevo, un prodotto strepitoso – la polvere di vinacce – e questa chef straordinaria per talento, umanità e creatività. Le sue ricette hanno la caratteristica di essere semplici, gustose e leggere: con i suoi piatti mi sono goduta una cena di quattro portate (più il dolce, lo ammetto…) e il sentirmi leggera e felice (i vini buonissimi reco abbiano avuto anche la loro parte). Così sto provando alcune delle sue ricette: e questa dei carciofi ripieni, è piuttosto semplice e di soddisfazione: in più, queste verdure di stagione (è il suo credo e lo condivido) cotte in questo modo possono essere anche un piatto leggero e completo. Il tempo? Poco più di mezz’ora. Ed ecco qua la ricetta per due:
INGREDIENTI
4 carciofi
1 uovo
due cucchiai di pangrattato
due cucchiai di grana grattuggiato
qualche foglia di prezzemolo
olio extravergine di oliva
ESECUZIONE
Si puliscono i carciofi delle foglie più dure, si taglia la cima e si allargano le foglie più interne facendo attenzione a tagliare le spinette; si sbatte l’uovo con il grana, il pangrattato, il prezzemolo tritato.
Si posiziona un po’ di questo ripieno al centro di ogni carciofo, schiacciando bene, si posizionano con cura in una pentola unta di olio aggiungendo mezzo bicchiere di acqua.
Si mettono sul fuoco per una ventina di minuti, facendo attenzione che la acqua non si asciughi perché i carciofi tendono ad attaccare sul fondo. Se si vuole, si possono trasferire in una teglia, aggiungere un pochino di grana grattugiato sulla cima di ciascuno e metterli in forno a dorare per cinque minuti. A me piacciono sia caldi che tiepidi, a voi scegliere… E il peperoncino, mi chiederete? Io lo metterei dappertutto, ma questa volta non c’entra se non come buon augurio, e Dio sa se ne abbiamo bisogno!
PS importante: e non dimenticate di comprare l’ultimo libro di Sara Papa Di grano in grano (Gribaudo editore).