Ho capito perché si va a scuola”
Così esordisce Anna mentre siamo a tavola, al lago.
“Si? Perchè?”
“Per imparare le cose da spiegare ai genitori”.
Ora, forse è il caso di chiederci se non abbiamo un po’ esagerato nel fingere di non sapere o di non capire: ma mi piace questa idea tutta loro che il sapere vada condiviso, e l’orgoglio di condividere quello che hanno imparato. Piccoli adulti crescono – e siamo solo all’ultimo anno di asilo – e spiegano orgogliosi ai nonni le loro competenze: i cavalli per Anna, i trattori per Andrea. Indatti alla domanda “Ma tu hai già pensato che cosa vorresti fare da grande, Andrea risponde “Il trattorista. Perché lo so già fare…” In effetti manovra in giardino il piccolo trattore sotto gli occhi orgogliosi dei nonni (maschi) e terrorizzati delle nonne. Anna, invece, si limita a salire sul posto di guida immaginando viaggi lontani.
“Per dove stai partendo?”
“Per l’Europa”.
“Bello: ma per quale paese dell’Europa?”
“La cina”
Ok, sulla geografia dovremo lavorare un po’ di più…
Anche lei però al momento ha le idee chiare per il suo futuro: “Io voglio avere un negozio di frutta. Perché la gente la frutta la compra sempre perché fa bene non è vero nonna?”. Che dite inizio a prendere informazioni per la iscrizione alla Bocconi? 😉