Oggi vi parlo dei due eventi della settimana in tv. Il primo, super chic, è la prima dell’opera Boris Godunov a Milano, che potete rivedere su Raiplay.
C’è di tutto nella prima della scala, che è stata seguita su Raiuno, ed è un miracolo! da una media di un milione e mezzo di persone; una opera complessa, in russo, in una messa in scena ricca di simbolismi, allusioni, rimandi storici e politici, polemiche sul crash fra cultura e drammatica attualità. Così gli applausi sono stati per l’opera ma anche per Mattarella, e in un divertente incrocio la presidente della commissione europea viene omaggiata dalle urla Viva l’Europa ma alla fine lei urla il suo apprezzamento con un italianissimo bravo. in un palco reale affollato come non mai; ma d’altra parte il foyer, le toilette e il giioco chi c’è e chi non c’è è da sempre una parte della giornata più importante della città di Milano, quel 7 dicembre in cui si prende la scena, questa volta ancora piu internazionale del solito.
Su Netflix ha debuttato l’attesissimo o quanto meno annunciatissimo documentario su Harry e Meghan. In questi caso, e sono. In onda le prime tre puntate, la montagna ha partorito il topolino: meglio, molto meglio guardare i trailer e finirla lì. Inizio modernissimo riprese da cellulare, una specie di video-diario postadolescenziale; che si tramuta poi in un documentario trito e ritrito sulla regina, su Diana, sulla nascita di Harry nei suoi aspetto più folkloristici e ben noti. Si ritorna poi a Harry che si lamenta , si lamenta, si lamenta di come la sua vita fosse stata tormentata dai fotografi – vero, ma allora? Di come la persecuzione della stampa avesse portato sua madre alla disperazione e lui…beh, lui a perdere fidanzate che scappavano impaurite. Insinua che tutti gli uomini di corte hanno scelto le loro mogli con il cervello, pensando al loro ruolo, mentre lui, lui solo, come sua madre ha sempre seguito il suo cuore. Quanto gli è costato rinunciare a tutto per seguire Meghan nel suo mondo c’è lo spiega Con continue lamentazioni, ma sappiamo per certo che la sua casa da quale decina di milioni d di dollari è stata pagata con i soldi di papà Carlo e i 100 milioni di questo documentario. Che vira nel patetico quando mostra Meghan andare nel pollaio, con un figlio nello zainetto, per distribuire il mais alle galline. O quando inf8ne, messi a letto i bambini, va in giardino a raccogliere rose per la serata con Meghan. Perché ovviamente, in questa meravigliosa docufiction che è fiction al 110%, non c’è nessuno che la aiuti. Ma lei è felice così. Mentre lui, lui continua a ribadire come fosse infelice prima e quanto sia felice con la sua moglie perfetta. Il tutto stride drammatica,ente con la spaventosa crisi economica che la Inghilterra sta sopportando, la Ucraina bombardata e al freddo, le donne iraniane uccise per aver mostrato una ciocca di capelli.