Il Natale, non si sa perché, ci sorprende sempre. Sembra lontanissimo – c’è tanto tempo per fare i regali, per vedere gente, per gli auguri – e improvvisamente è qui. Poi, più veloce della luce, è già un ricordo. Piacevole o meno, molto dipende da noi. Le feste portano tutto agli estremi, anche il carattere: c’è chi si aggira saltellante e luccicante come una fila di palline dell’albero, e chi è triste che nemmeno Leopardi, depressa come quel regalo sbagliato dimenticato in un angolo dopo che tutti se ne sono usciti. In ogni caso, sia emotivamente che economicamente, tutto ha un prezzo. Anche il Natale.
Ma quanto mi costi?
La spesa di Natale degli italiani per le feste è di ben 549 euro a famiglia (fonte Coldiretti): parecchio, e molto di più dei tedeschi, ben più oculati, fermi a 487. Ma la differenza la fa, ovviamente, la tavola. Malgrado la metà degli italiani prepari almeno il dolce in casa, un modo decisamente più economico per addolcire le feste, la spesa per la gastronomia è di 140 euro a famiglia, il 20% in più di quanto si spende in Germania. Anche l’albero ci è costato una cifretta: quello vero, approdato felicemente in ben 3.500.000 case del Belpaese, ha comportato un esborso di 42 euro. C’è chi ha risparmiato recuperando in cantina o solaio quello sintetico, ben il 55 % degli italiani, ma il dato è che quasi nessuno se ne priva: l’albero di Natale è irrinunciabile per l’88% dei connazionali.
I rovina- feste
E voi, siete di quelli che non vedono l’ora da fare l’albero di Natale… o che non vedono l’ora di disfarlo? In ogni caso siete in buona compagnia: le feste creano sempre gioie e preoccupazioni. Una preoccupazione, in particolare, riunisce – incredibilmente – tutta l’Europa: che qualche discussione famigliare possa rovinare la festa. Ed è davvero curioso che in un sondaggio condotto in 9 Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia) dal sito di case per vacanze Home Away, del gruppo Expedia, alla domanda “che cosa potrebbe rovinare il Natale?” la risposta unanime è qualche scontro proprio fra i nostri cari o gli invitati. La metà degli italiani ha dichiarato questa preoccupazione, ma ben il 63% degli spagnoli la condivideva. Un consiglio? Nella foto di gruppo, mettete i litiganti agli estremi: non solo saranno lontani, ma potrete tagliarli via dalla foto perché almeno il ricordo, digitale o no, rimanga sereno (non serve stamparle, si può fare anche con il cellulare alla voce “modifica”).
Natale coi tuoi… o con chi vuoi
Bambini e parenti sono i protagonisti delle feste, ma se si aveste potuto scegliere, con chi vi sarebbe piaciuto passare queste frastornanti giornate? Un quarto degli italiani vorrebbe partire in vacanza con Papa Francesco, mente un bel 10% vorrebbe incontrare per l’occasione Greta Thunberg (dati Home Away). Più scontata la scelta mirata degli uomini: bel il 33% sogna di avere con sé per le feste la sensuale Diletta Leotta.
Partire, sognare…
Partire è il sogno di tutti, ma per dove? Il villaggio di Babbo Natale in Lapponia, ovviamente, la fa da padrone, secondo solo alle rutilanti luci della città che non dorme mai, New York. Ma quasi un 30% sceglierebbe Betlemme. Sognandola, possiamo accontentarci della divertente Betlemme del film Il primo Natale di Ficarra e Picone che, catapultati dal presepe vivente all’anno zero, si accalorano per aiutare Maria e Giuseppe: da guardare con attenzione anche perché è stato girato in Marocco a luglio, in un clima rovente, e con ammirazione perché per realizzarlo i due comici hanno investito i guadagni del loro film campione di incassi L’ora legale.
A che gioco giochiamo?
L’albero e Babbo Natale sono rimasti sempre gli stessi, mentre sono cambiati, e di parecchio, i giochi e i passatempi dei bambini. Sfrattati definitivamente da Youtube e dai canali satellitari o internet videoregistratori e lettori di dischi che spopolavano negli anni novanta del secolo scorso, le nuove tecnologie sono entrate prepotentemente nelle vite dei nostri bambini. In particolare il PC, nelle case del 77% di chi ha figli, e il cellulare, usato del 51% dei bambini. Ben il 38% dei nostri figli o nipoti ne ha uno personale, mentre il 36% ha a disposizione un tablet (dati Doxa junior). I bambini sono i più aperti a questo periodo di vorticosi cambiamenti nella tecnologia e nella comunicazione: e scagli la prima pietra chi non ha inviato gli auguri di Natale o la foto del panettone tramite Whatsapp, applicazione usata da tutti, ma propri tutti, i ragazzi che hanno un loro cellulare. Meditate genitori, meditate…
Festa quanto mi costi!
a cura di ELENA MORA