Lo chiamano burnout, surriscaldamento psicologico, stato di esaurimento emotivo. Il termine in genere veniva usato quando qualcuno era stato sottoposto in una condizione di super lavoro. Ora però molte grandi aziende americane stanno concedendo, ed è un evento, una settimana di ferie pagate ai loro dipendenti pregandoli di riposare e stare con la famiglia per rimediare agli effetti psicologici negativi di questi ultimi due anni di pandemia. Il fatto che negli Stati Uniti, dove in genere si concedono a malapena due settimane di ferie all’anno, vengano donati per sette giorni di riposo da la misura di quanta preoccupazione ci sia dal punto di vista psicologico per la salute delle persone. E qui dal generale passo al particolare. Ho sempre detto, scherzando ma non troppo, che invecchiando mi preoccupavo di due sole cose: incidenti mortali e malattia inguaribile. Alla battuta ho dovuto aggiungere pandemie mondiali. Mi piacerebbe sapere come state voi che mi leggete se anche voi siete stati scottati dal COVID, anche voi siete Burnout. Se anche voi vi sentite fragili, se anche voi avete degli sbalzi d’umore che nemmeno quando si era teenager, e direi che il tempo della menopausa è passato. Per quanto mi riguarda è come se avessi sceso una scala, l’avessi risalita, ma mi fossi ritrovata un gradino più in basso. E quasi mi vergogno dire che nessuno della mia famiglia è stato toccato dal virus, che tutti abbiamo potuto vaccinarci nelle migliori delle condizioni, che non abbiamo avuto problemi di lavoro o economici.
E voi siete stati scottati dal COVID?
a cura di ELENA MORA