Che cosa può succedere quando riaprono i ristoranti? A parte la pioggia a diluvio e il gelo, intendo? Che ti mettano a dieta! Ma stretta, anzi strettissima… niente pasta, riso, pane, patate, carne, olio, burro. In pratica, addio a tutte le cose buona della vita. Già è un periodo scintillante ;-(. Però, c’è sempre un però… nel supermercato vicino a casa mia hanno aperto una pescheria stupenda, con pesce freschissimo, tanto che, incredibile! non puzza quando lo si cuoce ed è buonissimo. Così, costretta a nutrirmi di insalate scondite e minestrone ogni tanto faccio una fuga marina con un bel pesciotto; non del tutto economico, certo, ma se lo stesso pesce lo mangiassi al ristorante lo pagherei tre volte tanto (qui entra in funzione il mio DNA piemontese). Questa mattina è stata la volta di un branzino da due porzioni, passato in forno con un niente di olio, pomodorini freschi e secchi e le patate tagliate sottili con il pelapatate. Venti minuti, e via in tavola. Unico problema quello di liberassi delle lische e della pelle che , ovviamente, vanno buttate al più presto…
PS: ok, le analisi non sono superlative però secondo me c’entrano i menu a base di burro e formaggio al lago, i salumi in abbondanza, il mezzo vasetto di marmellata al giorno (quella buonissima della mia amica Luisa) per consolarmi dell’isolamento. Che ne dite? Vabbè, vi saprò dire…