della gratitudine e della luisa che sussurra alla macchinetta del caffè

La scorsa settimana (quando ancora si poteva senza angoscia) sono andata con una amica a un incontro di lavoro. Ci troviamo in centro a Milano, accanto al tribunale, e scendiamo nel parcheggio per prendere la sua auto. Lei infila il denaro nella macchinetta per pagare, ritira la tesserino che ci avrebbe liberate e dice (alla macchina) “grazie”. Non ci faccio gran che caso fino a quando, dopo aver infilato la tesserino nellì’apposita fessura che fa, magicamente alzare la sbarra di uscita dal parcheggio, lei di nuovo, e di nuovo rivolta alla piletta in cui ha vidimato la tessera, dice: “grazie”. Ma tu dici grazie alle macchine? Le chiedo.  Ai distributori del caffè, di biglietti del tram, persino al bancomat malandrino che a volte si ingoia il mio bancomat dopo i trenta secondi come sempre minaccia di fare? “Sì” è la sua risposta. Ora, la mia amica è sana, sanissima di mente: il suo è un atteggiamento, quello di chi è grato, del fatto che la macchinetta non si inceppi, che il bancomat non ingurgiti la tessera, che la sbarra si alzi. Non vorrei inorgoglirmi troppo nel dire che anche Anna e Andrea, sin da piccolissimi, hanno imparato a dire “per favore” e “grazie” (certamente ha aiutato il fatto che se non chiedevano per favore noi facevamo finta di non sentire la richiesta). Ora la Fisher-Price mette in commercio delle bamboline collezionabili, #thankYouHeroes dedicate alle figure professionali che si sono trovate a lottare in prima persona contro il Covid 19: paramedici, medici infermieri, ma anche fattorini e commessi che ci hanno aiutato a sopravvivere alla prima ondata e che ora sono di nuovo in trincea. L’intero ricavato delle vendite andrà a aiutare l’UNICEF ITALIA. I pupazzetti collezionabili si possono ordinare online su LUISAVIAROMA.COM al prezzo di 30 euro. Un regalo di Natale perfetto per insegnare ai bambini che “grazie” va detto a chi si impegna per la salute e la sopravvivenza di tutti. Ma della gratitudine, che è un po’ una mia fizzazione, vi parlerò di nuovo presto. Vi aspetto, e se volete raccontarmi la vostra storia di gratitudine mi potete scrivere su elenamora@unamoredinonna.it