Mai lasciarsi ingannare dalle apparenze: anche se questa serie , Bridgerton, a prima vista sembra l’ennesima, sdolcinata versione di caccia al marito nell’ottocento, tra abiti eleganti a vita alta, piume e gioielli, carrozze e duelli. Niente di più sbagliato, anche se di costumi eleganti ce ne sono ben 7.500, 104 solo per la protagonista, Daphne, alla ricerca di un buon partito, unica sua prospettiva nella vita. I dettagli sono curati come in Dowton Abbey, ma qua e là, quasi a sorpresa, si fanno stasa battute caustiche, domande inopportune e sguarci di sesso… sì, persino di autoerotismo. Tratta dai romanzi di Julia Quinn, la serie è prodotta da Shonda Rhimes, già genio di serie di successo come Grey’s Anatomy, Scandal. E che dà scandalo in questo meraviglioso gioiellino che, probabilmente, cambierà per sempre il genere novella in costume. Incastonate nelle puntate. infatti, ci sono riflessioni sul ruolo della donna, sulla sessualità, sulle convenzioni.