COME SI MANGIA IN AMERICA?

Già, come si mangia in America? La risposta non è facile perché gli Stati Uniti sono uniti ma grandi, anzi grandissimi…

Mediamente, però, non si mangia un gran che. Noi abbiamo attraversato in due settimane cinque stati, da New York alla California, dal Nevada all’Arizona fino allo Utah (da notare che l’Americano medio ne visita in una intera vita 12; pochissimi quelli che ne hanno visitati tutti i 50) e, ovviamente, il cibo variava molto da zona a zona, città a città. Ma, evitando come la peste la pasta – spesso proposta come contorno, nella formulazione ai quattro formaggi , Macandcheese 😉 – alla fine ci si trova a scegliere carne o insalate.

La carne. Buoni gli hamburger, serviti in genere con salse e salsine di ogni tipo e in formati giganteschi (alla fine abbiamo deciso di chiedere di dividere le porzioni e devo ammettere che negli hotel accettavano senza fare una piega, anzi, porzionando già nei piatti con garbo). Buone le costine, anche queste in formato extralarge; curiosi i piatti messicani che mescolano pollo o manzo in bizzarri mix; molto buone e altrettanto costose le costate, i filetti e il tomakaw, bistecca gigante dal manico lunghissimo.

Le insalate. Dimenticate olio e aceto: qui le insalate in foglia sono condite con qualunque cosa vi possa venire in mente (sopra un esempio), dalle salse più grasse al grana, al formaggio genere gorgonzola, alla pancetta, noci, panna… Insomma, una “insalata” per stare leggeri arriva a sfiorare le calorie di due piattoni di pasta al pomodoro.

La colazione. Impegnativa e utile per risparmiare: è vero che negli hotel costa, ma se si riesce ad averla compresa nel prezzo si può saltare direttamente alla cena (le calorie confermano) con un bel taglio alla spesa. Personalmente amo provare tutto, per cui uova e pancetta di prima mattina non mi disturbano; adoro i waffle, specie con la frutta e lo sciroppo d’acero.

La verdura. Nella lounge di Emirates, per fortuna, era possibile comporre dei piatti di verdura a scelta, e dopo tanti giorni di mix esotici mi sono sembrati una vera meraviglia (e il calice di verve cliquot anche).

Ma la cosa più buona in assoluto che ho mangiato negli Usa è stata questa insalata di pomodori appena raccolti nell’orto della mia amica Veronika, condito con basilico profumato e olio toscano, una meravigliosa sinfonia di sapori diversi; alla fine abbiamo fatto la scarpetta con il pane fresco e ragazzi, questa sì che era una bontà!