Ha aperto da un anno questo museo di design di Milano che ospita la collezione storica degli oggetti che hanno vinto il compasso d’oro, un premio assegnato dall’associazione per il disegno industriale ai migliori prodotti di design fin dal 1954 (cosa curiosa, il mio stesso anno di nascita). Un po’ nascosto di fronte al cimitero monumentale di Milano è una bellissima scoperta: innanzitutto le hostess molto gentili sempre disposti a spiegare. Poi, invece del biglietto, viene consegnato un piccolo bollino giallo che identifica il visitatore.
Inizia così un viaggio attraverso tutti gli oggetti che ci hanno accompagnato in questi anni, dai più piccoli e non meno importanti come le caffettiere a quelli grandi come una splendida Ferrari monoposto. Ed è bellissimo vedere come sono nati, dal disegno alla realizzazione, scoprire come qualcuno ha pensato di creare, modificare o ridisegnare un oggetto di uso quotidiano o eccezionale.
Anno per anno attraversiamo in realtà un’epoca fermandoci a riconoscere qualche cosa, ad ammirare piccoli capolavori, a ritrovare i ricordi. Infine ogni visitatore può prendere, scegliendolo da un’infinità di proposte, un manifesto da portare a casa: e lì c’è il piccolo colpo di genio finale, perché il bollino giallo che c’era stato dato all’inizio serve per chiudere il manifesto e portarlo agevolmente a casa.
E sapete che cosa vi dico? Che in questo museo porterò i miei nipotini la prossima volta che vengono a Milano: perché ci sono tanti oggetti da vedere, anche curiosi, il muso di un trattore appeso al muro che appassionerà Andrea, così come la Ferrari, e tante piccole cose che affascineranno Anna. Già perché in più ha un bellissimo laboratorio dove i bambini possono sperimentare e diventare creatori di oggetti. E c’è anche un elegante bar dove fermarsi a chiacchierare e riposarsi: super elegante, ha sedie e lampadari di ogni genere e tipo, ma tutti rigorosamente bianchi; comodo per chiacchierare e riposarsi.
