Chi ha inventato i mattoncini colorati con otto bottoni per incastrarli e costruire e creare in poche mosse qualunque cosa? Lo racconta questo affascinante libro, “Lego – una storia di famiglia” scritto da Jens Andersen e pubblicato da Salani.
Io, lo sapete, sono una golosa di biografie, ma in questo volume piuttosto consistente c’è un mondo. La Danimarca di prima e dopo la guerra; una famiglia di imprenditori visionari con una incrollabile fede in Dio e… sì, un plagio. Perché i mattoncini erano stati inventati, come idea di base, da una ditta inglese. Ma quando Ole Kirk, falegname a corto di lavoro che, contro tutto e tutti, si era buttato sui giocattoli di legno, li vede, ne rimane folgorato. Va detto che, all’epoca, era normale che tutti copiassero tutti, e la questione del diritto d’autore di là da venire; in ogni caso lui li inizia a studiare, a produrre, a perfezionare fino a che diventano quella icona mondiale che sono oggi.
L’autore ricostruisce la storia con dettagli e curiosità ma anche con le testimonianze di figli e nipoti rimasti a lavorare in azienda: in quella che, nel frattempo, è diventata una potenza mondiale, con un aeroporto, un parco giochi nella scia di Disneyland, ma che è cominciata fra mille difficoltà, gli incendi che devastano la fabbrica di giochi in legno, la morte della moglie che lascia Ole solo a badare a quattro figli e alla impresa, la seconda guerra mondiale che porta con sé, oltre ai morti e alle tragedie, anche la difficoltà di procurarsi del materiale, fondamentale per la produzione. Ma una incrollabile fede in Dio e nel futuro anima diverse generazioni di produttori di giochi: tanto da affrontare debiti e problemi, lutti e difficoltà con la certezza di un appoggio, di Dio o del destino.
Lego racconta una storia affascinante, legata a qualcosa cosa che abbiamo maneggiato, con cui abbiamo giocato e sognato noi e con cui vediamo giocare figli e nipoti. Fino agli ultimi prodotti, dedicati decisamente a un pubblico adulto, con mazzi di fiori di grand bellezza e costruzioni complicate che vanno dal quartetto jazz alle macchine da scrivere, perfetti oggetti regalo per bambini cresciuti.