Le mie amiche mio chiedono che cosa penso di Bianca Balti al festival di Sanremo. Onestamente? Non lo so. Da una parte ammiro il suo coraggio nel mostrarsi così diafana, completamente calva, con il sorriso che sembra quasi mangiarsi tutto il viso, davanti a milioni di persone. E poi, nella sua seconda apparizione, stretta in un abito che, aperto sul ventre, mette in tutta e evidenza la cicatrice dell’intervento.

Italian model Bianca Balti on stage of the Ariston theatre during the 75th edition of the Sanremo Italian Song Festival, in Sanremo, Italy, 12 February 2025. The music festival will run from 11 to 15 February 2025. ANSA/FABIO FRUSTACI
La sontuosità del primo abito, in un tripudio di lustrini e piume, sembrano quasi a contraddire con la loro leggerezza e luminosità il peso e la profondità del messaggio. Messaggio che si fa ancora più gridato con la esibizione della cicatrice. E non ce n’è più per nessuno, nemmeno per i look pittoreschi di Malgioglio, nemmeno per le parole della canzone di Cristicchi, che fanno piangere tante persone in sala (e probabilmente, anche davanti al piccolo schermo sul divano di casa). Il messaggio di Bianca è talmente potente da azzerare tutto il resto, le canzoni, i piccoli e grandi scandali, le lenti a contatto nere di Fedez. Di fronte alla malattia esibita, una la malattia che fino a pochi decennio fa non veniva nemmeno chiamata con il suo nome ma sussurrata come “brutto male”, non c’è canzone che tenga. Per me questo Sanremo sarà il Sanremo di Bianca Baldi. Anche s non ho ancora deciso , per quanto mi riguarda, se è stata coraggiosa, questo per certo, ma anche un po’ esibizionista o esagerata. Voi che ne dite?
