Giorno nove: che cosa guardare in tv?

Nono giorno di autoreclusione: se c’è tempo, se i bambini dormono, che cosa si può guardare in tv? Ecco i miei consigli, aggiornati a ieri, in ordine di ultima apparizione:
PEAKY BLINDERS su netflix
Bellissima e raffinata serie della BBC su una banda di allibratori nella Inghilterra degli anni Venti. Bella regia, belle musiche, grande interpretazioni degli attori. Il titolo gioca sul nome del basco, che copriva gli occhi, usato in opposizione alle bombette eleganti; ma anche al fatto che nella piega del cappello erano inserite delle lamette per cui diventava una vera e propria arma con cui accecare ferendo, colpendoli a sorpresa, gli occhi dei componenti delle bande rivali.

GRACE AND FRANKIE (Netflix)
Bellissima situation comedy interpretata e prodotta da una grande Jane Fonda. Due non esattamente amiche, che si frequentano da decenni perché i mariti sono soci e amici, scoprono che i coniugi non sono solo amici fra loro, ma da sempre amanti. E scoprono con orrore che gli ex hanno bloccato le loro carte di credito: così si ritirano ella casa del mare acquistata insieme e iniziano una divertente (per noi, per loro meno) convivenza forzata, cercando nuovi mezzi di sostentamento. Grace è tutta salutismo, integratori vitaminici e chirurgia estetica; Frankie è una ex hippy molto, molto alternativa. C’è da divertirsi…

THE GOOD WIFE
Lo guardo, quando posso, in inglese, perché mi sembra di fare esercizio e perché la protagonista è una donna. Anzi, sono due. Perché Julianna Margulies, la moglie perfetta in questa serie, era la infermiera di ER quando George Clooney aveva ancora la scuffia e non era affascinante come oggi. Lei, invece, è diventata ancora più affascinante nei panni della moglie di un importante uomo politico che si trova, improvvisamente, in mezzo a uno scandalo sessuale. La vicenda ricorda vagamente quella dei Clinton, perché anche in questo caso la moglie è un avvocato super intelligente che accetta di rimanere accanto al marito e appoggiarlo. Lui viene arrestato e il suo cognome – sapete che negli Usa hanno questa mania di prendere il nome del marito anche se poi ne cambiano diversi…- diventa una condanna anche per lei. Umiliata ma determinata, Alicia Florrick – questo il nome del personaggio – riprende in mano la sua vita e torna nelle aule dei tribunali. Ma, appoggiata dalla strepitosa collega Kalinda, una via di mezzo fra un consulente e un investigatore privato, risolve anche i casi a retrogusto giallo che le vengono sottoposti. Assicurando 40 minuti di intrattenimento, belle giacche, dialoghi intelligenti, storie non banali; e c’è anche un piccolo filone di romanzo. Detto ciò, mi appello alla clemenza della corte…