Candidato allo Strega il libro di Raffaella romagnolo
Tra i finalisti del premio Strega un libro che amo moltissimo: Aggiustare l’universo di Raffaella Romagnolo. Siamo nel 1945 nell’Italia devastata dalla guerra. Una maestra e la sua allieva hanno tante cose da dimenticare: la loro vita è stata sconvolta dal profondo, i rapporti più importanti per loro sono stati tranciati di netto.
Quando l’orrore è troppo, le parole sono troppo poco: così la bambina sceglie il silenzio, la maestra la concentrazione su un gioco miracolosamente sopravvissuto a bombardamenti e crolli, un piccolo universo su cui lavorare per rimettere a posto le cose. Per ripristinare un ordine, in cielo come in terra, con attenzione e racconti. Siamo nei dintorni di Casale Monferrato, fra le macerie di case, vite e amori: riprendere i legami è quasi più difficile di ricollegare Saturno e i suoi anelli, la terra ferita e la sua piccola luna.
La storia è quella della maestra Gilla e della piccola Francesca: ma nessuno dei due è il nome vero, così come non si chiama davvero Michele il fantasma, uno dei tanti, che aleggia nella storia sin dalla prima pagine, perché la guerra ruba tutto, anche la identità più profonda, quella del nostro battesimo. Insegnante e allieva vengono raccontate da Raffaella Romagnolo con garbo piemontese, attenzione da orologiaio, rispetto per i sentimenti e per la Storia, quella con la maiuscola.
Confesso che ho amato moltissimo gli altri libri della Romagnolo, da Destino a Di luce propria: ma questo Aggiustare l’universo edito da Mondadori, ha una importanza davvero particolare in questo momento storico, in cui è così difficile distinguere i buoni dai cattivi, in cui sembra saltato ogni equilibrio mondiale, in cui le parole vengono usate con tanta, troppa disinvoltura. Ma, forse, ed è una piccola speranza, libri come questo potrebbero aiutare a capire e, alla fine, ad aggiustare l’universo.