Bello, bellissimo questo film prodotto da Amazon Prime: unica pecca il titolo, “Being the ricardos”, difficile anche da collegare, per noi italiani, alla serie I love Lucy, successo planetario negli USA agli albori della televisione.
Il film – ve l’ho detto che è bellissimo? – ha un inizio un po’ spiazzante, tipo documentario: i veri protagonisti di quegli anni eroici della tv scherzano sugli ascolti (60 milioni di telespettatori), sulle tensioni, sul clima in quegli anni da pionieri.
Ma, subito dopo, inizia la fiction vera e propria: con una Nicole Kifman un po’ ingessata ma estremamente simile a Lucille Ball, e un meraviglioso Javier Bardem nei panni del marito, Desi Arnaz. I due devono affrontare la più difficile settimana della loro vita: lei, Lucille, viene accusata in pieno maccartismo di essere comunista. Accusa che può significare la completa, definitiva fine della carriera su ogni media. Ma sta anche dubitando dell’amore e della fedeltà del marito; in più, è incinta, vera e propria catastrofe per delle riprese tv in una epoca in cui la parola incinta non era nemmeno pronunciabile sul piccolo schermo.
Crisi politica, crisi sentimentale, crisi professionale: come ne usciranno i nostri eroi? Non posso svelare la conclusione, ma posso assolutamente consigliare di seguire queste due ore di fiction, super interessanti anche dal punto di cista di storia della tv e del sociale: di quando in televisione una coppia sposata doveva necessariamente dormire in due letti separati, una gravidanza era improponibile come tema, quando tutto era nuovo su quel piccolo magico schermo che ha così cambiato le nostre vite. I due interpreti sono molto, molto bravi, il gioco presente passato funziona, ma sono tantissimi i dettagli divertenti: il fatto che Lucille, passando dalla ormai consolidata radio alla televisione possa dettare le sue condizioni; come le origini cubane del marito venissero vissute come un grosso handicap, un tema da trattare con i guanti; come ogni dettaglio venisse valutato dalle emittenti tv ma anche dagli investitori. Insomma, che dire? Godetevelo e spero piaccia a voi quanto a me.