Parla più di psicologia che di moda questo Becoming Karl Lagerfeld su Disney +. Una serie che stupisce e spiazza soprattutto chi, come non conosceva la storia dello stilista tedesco diventato un mito. E dopo la serie su Balenciaga confesso che mi aspettavo qualcosa del genere, sfilate e bozzetti, sartoria e studio.
In questa, invece, l’attenzione è tutta sulla psicologia dello stilista, sul suo rapporto con la madre, con il cibo, con la fiducia in se stesso, con il giovane e scriteriato amante. E c è una scena che, in qualche modo è simbolica: quando Karl, nel vestirsi con la assoluta cura che lo contraddistingue, piccoli tocchi di colore, spille deco sulla giacca, si stringe nel busto nascosto sotto la camicia. Una costrizione fisica che anticipa la sua freddezza, la sua immobilità sentimentale, la sua incapacità di aprirsi agli altri.
Il suo rapporto di amore/odio con il giovane Jacques, la rivalità nutrita di di amore/invidia con Yves Saint Laurent e il suo socio compagno Pierre sono il centro del racconto in sei accattivanti puntate. Bravi gli attori protagonisti, Daniel Bruhl Karl , Theodore Pellerin Jacques e un bellissimo Artaud Valois nei panni di un tormentato Saint Laurent. Decisamente interessante.
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