Si intitola “Fango e risate” il libro scritto per Piemme editore da Andrea Muccioli, figlio del fondatore della comunità di recupero di San Patrignano.
Il fango è quello, sì, fisico, dei cantieri e della campagna in cui la comunità di Sanpa nasce a poco a poco, ma anche quello, metaforico, che secondo Andrea è stato gettato su Vincenzo Muccioli e la sua attività da giornalisti, ex ragazzi della comunità e, non ultimo, dalla serie di Netflix dedicata a Muccioli e a luce ombre della sua attività.
Andrea ripercorre vent’anni della sua vita in famiglia e della attività del padre, raccontando la nascita di San Patrignano, l’arrivo dei Moratti, munifici finanziatori a cui dedica qualche riga qua e là con la penna, a volte, intinta nel veleno, gli scandali e i processi fino alla morte del fondatore. Il libro è interessante e consistente, Andrea racconta la sua verità lasciando aperti parecchi dubbi; raccoglie storie di grandi amicizie e di altrettanto grandi tradimenti; su tutto incombe la figura di questo padre anche fisicamente ingombrante, un sognatore, un mago, uno capace di creare grandi cose dal nulla ma anche con una sua personale teoria su come trattare le dipendenze. Fra abbracci e schiaffoni, sostegno e pubbliche sgridate. Un libro da leggere anche dopo aver guardato la serie di Netflix dedicata al fondatore di San Patrignano e alla controversa storia della comunità.
Tre motivi per leggerlo: è
1) un racconto in prima persona
2) ripercorre venti anni della nostra storia
3) un tema controverso, ancora aperto.
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