Una vita un passo indietro quella di Filippo, il principe che alla fine è stato estremamente fedele alla sua regina. Avevano festeggiato a novembre 73 anni di matrimonio, lui stava arrivando al traguardo dei 100. Una unione abbastanza movimentata, ma sostanzialmente felice: con suo marito Elisabetta poteva essere una persona quasi normale in una vita assolutamente eccezionale. Romanzesca invece quella del principe greco, bello, affascinante, odiato a corte. Una vita che può essere letta in due modi, opposti. Lui era un principe spiantato che si è molto sposato bene. Ma anche un maschio alfa, un uomo decisamente di un altro secolo che accettato di supportare sua moglie: una moglie importante, più importante di lui. Un destino, un amore, certamente fortunato per un orfano di padre che lo aveva lasciato assolutamente senza un soldo, con una madre decisamente problematica e uno zio, padre adottivo, smodatamente ambizioso. Raramente si è lamentato del suo destino e spesso con ironia. Dicendo che “non c’è nulla di più faticoso che non fare nulla”. Dicendo che “se c’è un re e una regina per alcune cose ci si rivolge al re per altre alla regina ma se c’è solo una regina?” A lui, principe consorte, non si rivolgeva nessuno. Si è molto chiacchierato di scappatelle e tradimenti: lui si è sempre difeso dicendo che era seguito dagli agenti in ogni minuto della sua giornata e che nella famosa valigetta rossa con i documenti della sovrana erano registrati i suoi movimenti come quelli di ogni altro componente della famiglia. Si sentirà molto sola la regina Elisabetta senza il suo Filippo, senza quell’ombra dietro di lei, senza quella persona che, unica, si poteva permettere di prenderla in giro.
Addio a Filippo il fedele
a cura di ELENA MORA