Le giornate senza scuola e attività fisiche sono infinite… che fare? Da oggi in poi, ogni giorno vi proporrò dieci giochi da fare con i bambini anche se si è chiusi in casa. Buon divertimento!
1 La mattina: lasciare scegliere i vestiti, fare la gara a chi si veste più in fretta, con un piccolo premio per chi finisce prima (anche tra genitori e figli)
2 Disegnare delle medaglie con la faccia sorridente o triste per il più bravo e il più capriccioso della giornata, ritagliarle e incollarle a un nastro in modo da premiare la sera il più bravo e il più monello. Se è un figlio unico, fare scegliere a lui quale medaglia si è meritato.
3 Costruire una tenda in casa con un lenzuolo – o montare una piccola tenda se c’è materiale e spazio – e giocare alle ombre con una pila.
4 Mettere i costumi di carnevale o di halloween e creare una parata.
5 I classici giochi da tavolo: Scarabeo, Puzzle, Monopoli. Per i più grandi scacchi o carte, anche online con gli amici.
6 Giocare a che cosa vuole essere da grande e inventare una storia collegata alla professione ( se medico che cosa curare in particolare, se capoterno dove viaggiare se astronauta quale pianeta esplorare).
7 Guardare cartoni animati in inglese: (sono in onda anche sulle reti pubbliche quelli della Disney, ma ce ne sono anche di bellissimi con facili filastrocche da youtube su Cocomelon); anche se non capiscono, i bambini cominciano a familiarizzare con i suoni, ripetere le canzoncine.
8 Pizza party: con farina e acqua, o con della pasta per pane presa al supermercato, creare pizzette con wurstel, formaggio, olive, prosciutto, acciughe. Si possono anche arricchire di ingredienti le pizze pronte o surgelate.
9 A pranzo da Mcmamma: un hamburger nel panino con patatine fritte, anelli di cipolla e foglia di insalata.
10 Pomeriggio (o serata) cinema: far esplodere i popcorn e scegliere un film su Dvd o youtube; prepararsi però prima, disegnando i biglietti, i manifesti con i titoli, poi le foto degli attori e dei momenti più importanti della storia.
A che gioco giochiamo?
a cura di ELENA MORA