Voi sapete che quando consiglio qualcosa lo consiglio a ragion veduta ( e ancora di più quando Sconsiglio qualcosa). Nel caso di questa fiction, Miss Fallaci, di cui ho visto la settimana scora due puntate, ho sospeso il giudizio. Ci sono alcune cose che non mi tornano o mi danno fastidio: ma in ogni caso, dopo aver visto fiction come M, il figlio del secolo, con questa Miss Fallaci sembra di tornare agli anni cinquanta in cui la serie è ambientata.
Miriam Leone ha una fisicità straordinaria ma che non torna con quella della Fallaci, troneggia con il suo 1,76 sopra le altre attrici, mentre la Fallaci era 1,56. La Leone è, ovviamente bellissima, e ha cercato le similitudini in atteggiamenti, pettinature, nella sigaretta perennemente fra le labbra: ma non riesce a convincermi del tutto. Infine, questa Hollywood ricreata fra Cinecittà e Aprilia ha un retrogusto da fumetto, cartone animato, un po’ plastica un po’ colori accesi, fra miti da ricreare e riti della città dei sogni. In ogni caso, la storia della Fallaci è strepitosa, e qui si ricostruiscono i primi anni, quelli della ricerca delle interviste e di una sua propria voce, di uno stile che diventerà inconfondibile. Sono decisamente interessanti, invece, le citazioni dei pezzi della giornalista: in alcuni casi attualissimi, moderni, folgoranti. Che dire? Vi saprò dire di più…