speciale sanremo: che paura per Jovanotti!

certo che Jovanotti sa come fare una entrata in scena: per un quarto d’ora Sanremo è diventata Bollywood, con il cantante che ha attraversato le strade in mezzo a una banda di musicisti, i tamburi di Rocking1000, mille musicisti volontari provenienti da tutto il mondo creato nel 2014 in Italia come tributo ai Foo Fighters, 10 ballerini indiani passando da L’ombelico del mondo a Il più grande spettacolo dopo il big bang, per arrivare sul palco, dopo aver baciato la figlia in platea e abbracciato i fan fino al palcoscenico.

Ma c’è stato un momento di vera paura per l’artista, che è stato protagonista di una disavventura terribile, un incidente in bici mentre era a Santo Domingo, una serie di interventi che lo hanno reso come dice lui titanico: nell’arrivare all’ingresso dell teatro Ariston a un certo punto ha inciampato facendo temere per lui; la regia ha cambiato immediatamente inquadratura ma, per fortuna, ha potuto poi riprenderlo di nuovo in ballo, accompagnandolo fino da Carlo Conti.

Capelli domati dal gel, barba stropicciata, total look dorato, Jovanotti è apparso in piena forma, forse un po’ Benigni nel suo trovare tutto bellissimo, un po’ Celentano nel dinocolare sul palco (con evidente attenzione), una forza della natura nel cantare, un filosofo nel recitare, insieme con Gimbo Tamberi, una Lezione sul corpo umano del filosofo Franco Bolelli. 

Ma vorrei raccontarvi anche una cosa che mi ha molto colpito di Jovanotti e che decisamente lo mostra come una persona super intelligente oltre che di grande talento: ospite della trasmissione Belve, si è sentito fare la domanda Se potessi richiamare qualcuno dall’Aldo là per qualche minuto chi vorresti rivedere? E qui di solito parte il classico mio papà, mia ma,,a il mio amico del cuore morto giovane… lui, invece, ha immediatamente ribattuto. “Chiunque. Chiunque perché mi farei raccontare che cosa c’è di là”. Io la ho trovata una risposta geniale voi che ne dite?