Il conte di Montecristo: il ritorno del classico sceneggiato
In un momento in cui la televisione sperimenta linguaggi nuovi e alternativi, questo Il conte di Montecristo in onda su Raiuno è quasi una boccata di aria fresca.
Ho detto quasi perché forse lo è per me e per le generazioni come la mia, con ricordi di tv in bianco e nero e di centrini e lampade appoggiati sopra “l’apparecchio televisivo”. Perché il vantaggio della serie, in quattro serate di due puntate l’una, è di essere estremamente fedele al romanzo e di riportare la trama al suo svolgimento naturale molto apprezzabile in un momento in cui sembra che una storia non possa essere raccontata senza un continuo avanti e indietro nel tempo (escluso un piccolo fast forward all’inizio, quando Edmond Dantès, maturo ed elegante, si presenta in confessione in una piccola chiesa sul mare).
Ma siamo subito di nuovo all’inizio quando il giovane Edmond è un marinaio Che è appena stato promosso capitano di una nave e sta per sposare il suo amore di una vita, Mercedes. Crede di avere il mondo in mano: ma viene arrestato e buttato nelle segrete di un castello in mezzo al mare.
Qui conosce e fa amicizia con un altro carcerato, l’abate Faria che gli insegna tutto della vita, dalle buone maniere alla medicina, dalla storia alla geografia.quando l’abate muore Edmond riesce a fuggire per iniziare, grazie alla ricchezza che il tesoro dell’abate Faria gli garantisce, il suo complesso piano di vendetta. Il protagonista, Sam Clafin, è affiancato da uno straordinario Abate interpretato da Jeremy Irons, E le riprese della prigione mostrano un castello di If circondato da una distesa di mare, mentre la vera costruzione si alza di fronte alla città di Marsiglia dove è ambientato l’inizio del romanzo.
La scelta del regista accentua l’isolamento e la disperazione dei due prigionieri così come la difficoltà della fuga. Mentre la scelta stilistica affidarsi a una vera e propria sceneggiatura lineare e Fedele a romanzo, quasi calligrafica, comporta una qualche lentezza del racconto. Vediamo se le prossime puntate con l’attuazione della vendetta, nemico per nemico, aumenteranno il ritmo.
PS: leggete, se non lo avete ancora fatto, il romanzo pubblicato da Alexandre Dumas nel gennaio del 1846: è straordinario, ricchissimo, avvincente e si trova anche online gratis o a pochi euro!