Oggi ho fatto una cosa davvero buffa: ho invitato le mie cugine e mi sono fatta preparare il tacchino come si usa negli Stati Uniti per il giorno del ringraziamento. Dove l’ultimo giovedì di novembre veniva usato dai padri pellegrini per riunirsi e ringraziare del raccolto dell’anno. Noi, se ci fermiamo a pensare, abbiamo molto di cui ringraziare: come italiani siamo in un Paese che non è direttamente toccato dalla guerra da almeno una generazione; come donne siamo tutto sommato nate dalla parte giusta del mondo e in un momento in cui abbiamo conquistato alcuni diritti fondamentali (ma attenzione a pensare che siano garantiti per sempre!).
In particolare, io sono grata anche solo di poter camminare, dopo la disavventura delle vertebra rotta a febbraio; che mia figlia e i miei nipoti stiano bene, così come il compagno della mia vita. Che mio fratello sia sopravvissuto a un tumore che, lo scorso anno, sembrava non dovesse farlo arrivare a Natale.
MA. Ma c’è una cosa meravigliosa, che mi scalda il cuore e che ci tengo a raccontare. Ho avuto la fortuna e il privilegio di fare un bellissimo viaggio per i miei 70 anni: negli Stati uniti, fra bellezze naturali e città affascinanti. Con due amici cari, con cui è stato un piacere condividere le scoperte e il cibo. Ma soprattutto, mi sono sentita circondata dall’affetto die parenti e amici, tanto da esserne quasi sopraffatta, e che ha creato dei ricordi che mi stanno scaldando il cuore nelle nebbia milanese.
Tante le immagini da turista, ma fra le “foto” più belle quella delle mie tre cugine, insieme, ad aspettarmi in aeroporto a Phoenix; le amiche di Carmel che mi hanno ospitato, coccolato e riempita di regali con biglietti d’auguri curiosi e testi commoventi; la figlia di una amica che da Los Angeles è volata a San Francisco per offrirmi una cena e una torta indimenticabili.
Infine, le cugine italiane che mi hanno fatto trovare una sorpresa fantastica al mio ritorno a casa; e mia figlia che, oltre ad avermi organizzato la cena di compleanno a Las Vegas, si è presentata con una torta che, converrete con me, è un vero capolavoro. Last but not least, alle amiche milanesi che mi hanno regalato un trattamento da vera signora che non avrei mai potuto permettermi. Grazie. Grazie alla vita, alle amiche, alle cugine, a Milano, alle tante persone a cui voglio bene e che me ne vogliono.