Che storia quella di Luisa Spagnoli!

Tutte conosciamo il marchio Luisa Spagnoli: abiti eleganti, scelte sicure, un certo stile che è quasi una garanzia per una cerimonia o un evento. Ma la storia di Luisa Spagnoli è quella di una donna incredibile e incredibilmente creativa: la racconta Paola Jacobbi nel romanzo “Luisa” edito da Sonzogno.

La storia di una donna del secolo scorso che ha saputo inventarsi una vita, due imprese di successo, attraverso guerre e difficoltà, amori e dolori, grandi sfide. Figlia di un pescivendolo e di una casalinga, Luisa sposa giovanissima Annibale Spagnoli, con cui apre una confetteria a Perugia: è la base da cui nascerà la Perugina. Ma scoppia la prima guerra mondiale, e Luisa si trova da sola con i figli a portare avanti quella che, da negozio, è diventata una ditta importante; con lei i soci, Francesco Buitoni e Leone Ascoli, mentre il marito, con cui evidentemente il legame è finito da un pezzo malgrado i tre figli, lascia la azienda. Sua è l’dea dei baci Perugina, nati per riutilizzare della granella di nocciole avanzata; sua quella dei foglietti con le frasi sull’amore che (confessatelo) nessuno riesce a non leggere; sua quella delle mitiche caramelle Rossana. 

Imprenditrice di successo, ma donna separata e chiacchierata: Luisa cerca d gestire con garbo e discrezione il suo rapporto con il giovanissimi (14 anni meno di lei) Francesco Buitoni; la collaborazione professionale si è trasformata in un rapporto intenso e non semplice, che deve essere protetto dalle malelingue. Parigi è la loro città delle fughe, dove nessuno li conosce e possono comportarsi come la coppia che sono: ma Parigi è anche dove Francesco la porta per essere curata quando, a soli 54 anni, un tumore la indebolisce fino ad ucciderla.

Il libro di Paola Jacobbi percorre la vita di Luisa, partendo proprio dal suo ricovero parigino, nel 1935: ma in parallelo racconta anche la storia di Marina Vasconcellos, nipote di una dipendente della Perugina, Ida; i quaderni di Ida offrono un altro punto di vista sulla Perugia di allora, sulla vita di fabbrica: prima tata nella nursery che una preveggente Luisa aveva aperto in fabbrica, poi operaia infine imprenditrice in Brasile. Un coro che ricostruisce, con il controcanto di Annibale, ex marito con problemi di depressione, un monto intero di soli cento anni fa.

Luisa, di Paola Jacobbi, Sonzogno, è il libro perfetto da regalare alle amiche un po’ romantiche, appassionate di storie d’amore contrastate, ma anche di storia delle donne e, perché no, golose di cioccolato…