Romantica e bellissima la storia di Jeanne Hébuterne scritta da Stefania Colombo
Ho molto amato la Principessa ballerina di Stefania Colombo, la storia della nave Principessa Mafalda, diretta a Buenos Aires con un carico di sfarzo e povertà, una sorta di sconosciuto Titanic del 1927 tenuto molto sottotraccia dal fascismo poco interessato a pubblicizzare un naufragio. Così mi aspettavo molto, e molto ho avuto, da questa Jeanne Hébuterne, la luce di Modigliani, pubblicato da lei com Morellini nella collana diretta e ideata da Sara Rattaro.
La storia di questa giovane donna di buona famiglia che sfida ogni convenzione per diventare pittrice prima e per vivere al di fuori del matrimonio con il grande artista Amedeo Modigliani è di quelle davvero appassionanti. Lei giovanissima, nella Parigi dove si incrociano e vite spericolare di grandissimi artisti, lei innamorata di un italiano malato e spiantato, ma dotato di straordinario talento; lei madre di una bambina lasciata a balia per non coinvolgerla in una vita certo non da bebè; lei incinta di un secondo figlio, vedova senza essere stata moglie. Lei suicida, incapace di sopportare il dolore della morte del compagno, incapace di rientrare in una vita che aveva da subito rifiutato.
Stefania Colombo ce la fa incontrare poche ore dopo la morte di Modigliani, stretta nell’abbraccio del fratello e prigioniera della casa di famiglia. Da lì ricostruisce la storia di lei come artista, di donna innamorata, di coraggiosa antesignana pronta a tutto per amore.
Ed è una lettura davvero appassionante e coinvolgente. un libro che consiglio di acquistare e regalare (ma avete visto che praticamente è già Natale?).