Come funziona il nostro cervello? E, soprattutto come farlo funzionare al meglio quando ci sembra che dei nostri neuroni ne rimanga solo uno, magari anche poco attivo? E’ decisamente super interessante questo libro di Michela Matteoli, La fioritura dei neuroni, un saggio della collana diretta da Eliana Liotta.
Non so voi, ma io a volte mi spavento se dimentico che cosa sto andando a fare, non ricordo il nome di questa o quella attrice, ho un attimo di smarrimento sugli impegni della settimana. Ebbene, questo libro è prezioso per questo e non solo: spiega come proteggere il nostro cervello sia grazie alla alimentazione (impressionante che un aumento del 10% dei cibi ultraprocessati aumenti il rischio di demenza del 25%!) ma anche agli atteggiamenti, alla lettura, che, attenzione! può cambiare fisicamente la struttura del nostro cervello migliorando memoria, concentrazione, ragionamento.
Più alleniamo il cervello, è la tesi della studiosa, più erigiamo una barriera contro l’invecchiamento. E già questo è fantastico. Ma il saggio tratta anche di temi davvero coinvolgenti: come la empatia o i danni da esposizione a guerre; analizza la correlazione fra il cervello, l’esperienza e il razzismo, la paura degli altri e del diverso; di come anche solo imparare un concetto nuovo cambi velocemente il cervello.
Infine, lancia una affascinante ipotesi sulla capacità dei sogni di precedere il nostro futuro: perché, dice, mentre dormiamo il nostro cervello esplora possibili soluzioni ed è pronto, al risveglio, a fornirci possibili risposte.
E qui mi ha fatto ricordare un evento piuttosto strano che mi è successo di recente: per un documento dovevo dare un numero di sicurezza del mio conto corrente aperto su per giù una quarantina di anni fa. Mille tentativi, nessun risultato. Sono andata a dormire sconfortata, decisa ormai ad andare ad attraversare la città e chiudere il conto, a cui ormai sono affezionata perché è stato il primo che ho aperto per il mio primo stipendio. Ma la mattina, quando mi sono svegliata, ho avuto immediatamente chiaro in testa quel codice di sei numeri (che ora ahimè non ricordo pù, spero di averlo segnato fa qualche parte…) che era esattamente quello di cui avevo bisogno. Il mio cervello, nel sonno, aveva rinfrescato la memoria andando a cercare in mezzo a un guazzabuglio di informazioni (di recente peggiorato dalle mille password che ci vengono richieste) e ha trovato proprio quella info, quel numero che mi serviva. Incredibile non è vero? Ebbene, il libro della Mattioli aiuta a capire come funziona il nostro cervello e come farlo funzionare al meglio. Da comprare subito e regalare ad una amica a cui volete bene.
