C’è ancora domani, il bellissimo film della Cortellesi
Arrivo buona ultima sul film evento di questa stagione, ma credo anche dell’anno e parecchio, della storia: C’è ancora domani di e con Paola Cortellesi. Un film, lo dico subito, bellissimo. Potente. Commovente. Geniale in alcuni punti. Sorprendente in altri.
Un film in bianco e nero, sulla storia di una donna maltrattata. Negli anni quaranta, in Italia. Maltrattata, sfruttata e zittita: ma come abbiamo visto nelle ultime settimane, succede ancora, e ancora, e ancora le donne vengono picchiate e uccise e la loro bocca chiusa, magari con il nastro adesivo. Così nel film l’amica a un certo punto dice alla protagonista : “Quello la prossima volta ti ammazza”. E la battuta risuona ancora più drammatica oggi.
Un grande film civile: che commuove, coinvolge, fa riflettere. E propone un finale a sorpresa, di quelli che non ti aspetti, ma che toccano delle corde profonde. Un film necessario, di questi tempi.
E mi ha molto stupito vedere la coda al botteghino, di pomeriggio con il sole, in un giorno feriale: quando di solito io e le mie amiche abbiamo una sorta di proiezione privata; la sala da 300 posti era mezza piena, tanta roba per un film oggi. Non solo: ma alcuni acquistavano biglietti per altri spettacoli: come se il successo del film della Cortellesi avesse riportato al cinema non solo i suoi milioni di spettatori, ma anche altri, a vedere altri film. Che dire? Se non lo avete visto correte a vederlo; vi basti sapere che qui, nella Milano snob, in un qualsiasi pomeriggio di mezza settimana, alla fine del film è partito l’applauso. Sentito, fragoroso. Robe da matti…