Oggi vi consiglio una gita fuori porta davvero bellissima: la visita all’eremo di santa caterina del sasso a Leggiuno. Una chiesetta, un convento, una vista spettacolare sul lago – Lesa e Stresa di fronte, le isole di lato – e un senso straordinario di pace.
Come ci si arriva? Io consiglio in battello, da Arona, Meina o Lesa, poche decine di minuti e la costruzione si staglia sulla roccia davanti a voi; impressionante e curiosa, perché un dsi domanda a chi possa essere venuto in mente, nel 1200, di costruire qualcosa in bilico su un masso gigantesco, con solo roccia tutto intorno.
La risposta in una leggenda, quella di un ricco mercante sorpreso sul lago da una tempesta (e se vi riesce difficile crederlo provate a pensare a quello che è successo pochi mesi fa a un gruppo di agenti segreti italiani e israeliani…). Alberto Besozzi, questo il nome del mercante, invoca l’aiuto di santa Caterina di Alessandria d’Egitto: se riuscirà a salvarsi, promette, dedicherà la sua vita a penitenza e preghiera.
Si salva rifugiandosi in una piccola grotta nella roccia: e lì rimane, come da voto fatti, nutrendosi di erbe e radici, pregando e meditando. Non si sa se la moglie, anche lei di ricca famiglia, sia stata felice della decisione; ma in realtà non si sa nemmeno se questo Alberto sia davvero esistito… In ogni caso, viene costruita una piccola cappella e la fama di un eremita inizia a circolare in zona. Altri eremiti lo raggiungono, famiglie donano denaro e terreni alla piccola comunità: piano piano la struttura prende la forma che ha oggi, salvandosi anche miracolosamente dalla caduta di cinque enormi massi che, come per incanto, si bloccano fra loro senza sfiorare l’eremo.
Il resto è storia un po’ triste di degrado di una struttura bellissima, per più di un secolo abbandonata agli elementi e riscoperta solo dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Godersi il tramonto dalle logge del convento è una assoluta meraviglia e si capisce bene come i frati che ora se ne occupano possono lodare il signore sin dalla prima mattina di fronte a tanta bellezza. Che è disponibile a tutti, in alta stagione aperto dalle 9 e 30 alle 19, 30; il biglietto costa solo 5 euro, il ridotto 3. Tutti i giorni il rosario è recitato alle 17,30 mentre la santa messa viene celebrata sempre tutti i giorni alle 18.
Un’unica attenzione: per salire dal battello vi sono una sessantina di gradini non molto agevoli, mentre molti di più sono da scendere (ma poi risalire) se si arriva all’eremo dall’alto, in automobile; l’accesso ai disabili è possibile tramite un ascensore, mentre poi vi sono delle sedie a rotelle.
Orari di apertura dell’Eremo
L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è aperto tutti i giorni.
BASSA STAGIONE – dal 15 ottobre al 15 dicembre e dal 7 gennaio al 15 marzo
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Dal lunedì al venerdì: dalle ore 13:30 alle ore 18:00 (ultimo ingresso ore 17:30)
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Sabato, domenica e festivi infrasettimanali: dalle ore 9:30 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00)
ALTA STAGIONE – dal 16 marzo al 14 ottobre e dal 16 dicembre al 6 gennaio
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Tutti i giorni dalle ore 9:30 alle ore 19:30 (ultimo ingresso ore 19.00)
L’accesso avverrà nel rispetto dei protocolli di sicurezza emergenza sanitaria.
L’accesso alla Chiesa è SOSPESO nel corso delle funzioni religiose.
Biglietti di ingresso all’Eremo
Biglietto ordinario: € 5,00
Biglietto ridotto: € 3,00 riservato a:
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Over 65
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Cittadini Residenti in provincia di Varese
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Gruppi di visitatori formato da un numero minimo di 15 persone (biglietto a persona)
Biglietto convenzionato: € 4,00 riservato a
- iscritti al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano con tessera in corso di validità
- possessori Artsupp Card
Ingresso GRATUITO riservato a:
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guide turistiche nell’esercizio della propria attività professionale
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interpreti turistici dell’Unione europea quando occorra la loro opera a fianco della guida
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i membri dell’I.C.O.M. (International Council of Museums)