Nella mia rubrica di televisione sul canale Giornaleradio, diretto da Giorgio Bozzo, ho parlato di due gialli molto molto rosa: due serie tv interpretate da altrettante donne molto molto speciali ma, curiosamente, tutte e due ambientate a Genova.
Una è Petra, imperniata su Petra Delicado, personaggio nato nei romanzi di Alicia Gimenez Bartlett, una ispettrice della polizia di Barcellona che nella versione tv italiana è ambientata invece in Liguria. Già il nome, una pietra delicata, fa capire il carattere della protagonista, interpretata molto molto bene da una bravissima Paola Cortellesi: una dura dal cuore tenero, che nasconde le sue fragilità con la ironia. D’altra parte i nomi nei titoli hanno la loro importanza: basta pensare alla fiction di successo Il maresciallo Rocca, una roccia, appunto. Ma torniamo alla nostra Petra: dall’archivio, in cui lei stava benissimo, da burbera solitaria con alle spalle due matrimoni falliti, viene catapultata in prima linea e nel suo ruolo di capo ha a che fare con i colleghi maschi con cui fatica a socializzare e combattere i pregiudizi e i cliché al femminile. Di sfondo una Genova bellissima, città di porto e multietnica, fra tradizione e modernità, grandi piazze e carrugi. D’altra parte abbiamo ben capito con Montalbano e la sua Sicilia, così come con le montagne dell’Alto Adige di A un passo dal cielo quanto siano importanti gli sfondi dell’Italia, dal Nord al Sud, nel racconto televisivo. Tutta rosa la serie, dicevo, perché anche la regia di Petra è di una donna, Maria Sole Tognazzi.
Sempre la Liguria, e sempre una protagonista: sono appena iniziate le riprese della seconda serie di Blanca, dopo il successo della prima su Rai1. La fiction, che si può vedere su Raiplay, è girata fra una bellissima Camogli e Genova, giocando sul contrasto della cittadina di mare e la grande città di porto. La protagonista è una giovane, brillante donna cieca, interpretata benissimo da Maria Chiara Giannetta, che riesce a ottenere uno stage in polizia. Qui, dove è l’ultima arrivata, deve affrontare la scontata diffidenza di tutti, che la vorrebbero tenere in un angolo, protetta e immobile. Ma proprio il suo handicap, con le abilità che le ha consentito di sviluppare per compensare, la porta a essere di grande aiuto. Anche qui è tratta dai romanzi di una donna, Patrizia Rinaldi; e per la parte legata all’handicap della vista ha avuto la consulenza di Andrea Bocelli.